SKYRUNNING

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento

Il classico appuntamento nel sudovest della Sardegna è una delle tappe più impegnative della Coppa Italia di skyrunning

di
  • A
  • A
  • A
Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 1
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

Lo affermiamo e lo sottoscriviamo “forti” dell’esperienza diretta e pronti al bis: correre come si deve i quasi 22 chilometri e i 1900 metri di dislivello positivo e negativo di Villacidro Skyrace (in Sardegna) è un gran bell’impegno (grande e bello, davvero!) e lo è ancora di più se alla prova sportiva tout court si unisce la chiamata del comitato organizzatore di Margiani Team ASD che - per la settima edizione dell’evento - punta ad un salto di qualità che non rinunci al suo carattere tenacemente identitario e ne faccia anzi una solida base di partenza e più ancora di ripartenza. Sono queste le premesse ideali di VSR 2024, seconda delle nove tappe del calendario di CRAZY Skyrunning Italy Cup by FISky (Federazione Italiana Skyrunning) che scatta con l’imminente Trail dei Corni di Valbrona, nel cuore del Triangolo Italiano. L’appuntamento è fissato per domenica 21 aprile sulle montagne dal carattere aspro e wild che si accendono subito a monte delle case più alte del paese di Villacidro (che rappresenta la porta est del massiccio del Linas), poche decine di chilometri a nordovest di Cagliari. Confermata nella locandina VSR anche la SkyKids destinata ai più piccoli tra le vie di Villacidro. Margiani Team mette invece momentaneamente in pausa lo Short Trail e soprattutto la durissima LUSM (Linas Ultra Sky Maraython), ma l’intenzione è quella di riproporla in futuro in una nuova versione riveduta e corretta.

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 10
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

Buttate le tabelle d’allenamento, scordatevi le app più precise e inflessibile e i "gellini" miracolosi (ma quando mai!). Non spazientitevi dandovi casomai degli imbecilli se il GPS è rimasto sul comodino. Villacidro richiede ben altro: polmoni certo, muscoli ovviamente, ma soprattutto occhi aperti, cuore spalancato e totale disponibilità a lasciarsi coinvolgere dall’anima sarda: quella dei luoghi e quella della gente. Predisporsi ad un’esperienza di livello superiore, allinearsi a un progetto sportivo, culturale e soprattutto etico che vi farà esitare quel magico istante in più prima di avviare il motore della vostra auto o magari sottoporre la vostra boarding card al gate, quando arriverà il momento (e purtroppo arriverà) di prendere il volo verso casa.

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 4
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

Per il manifesto programmatico di Villacidro Skyrace ci affidiamo alle riflessioni che ci sono state a nostra volta consegnate dallo staff organizzatore di Team Margiani ASD che - in linea con la progettualità attuale - sta vivendo una metaformosi virtuosa e necessaria, all’insegna del confronto e della dialettica interna, del ricambio generazionale che deve a sua volta accompagnare l’evento VSR verso un futuro saldamente ancorato alle proprie radici. Sembrano luoghi comuni? Non lo sono, perché germogliano letteralmente da una terra aspra e indimenticabile, identitaria e forte quando la gente che la abita e vi è inscindibilmente connessa e radicata. Anche quando (è la storia di un popolo) è costretta a lasciarla. Per lunghi anni o per sempre: non come noi runners “del continente” che vi possiamo fare ogni volta ritorno.

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 6
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

“La settima di Villacidro Skyrace è sotto molti punti di vista un’edizione di passaggio: fa da ponte tra le origini del nostro evento e il suo futuro. Il nostro focus è già il 2025. Siamo un team di appassionati che di lavoro fanno altro ma dedicano tante energie a questa gara. Vogliamo farla crescere e assicurarle un avvenire, senza però tradirne le origini, tantomeno snaturarne carattere e identità e per farlo siamo consapevoli di doverci evolvere prima di tutto come staff organizzatore. Ci consideriamo un po’ una gara-faro nella nostra isola e siamo orgogliosi di poter contare sulla passione della nostra gente, tanto che - lungo i percorsi di gara - il rapporto tra atleti e volontari è quasi di… uno a uno! Il nostro obiettivo è quello di cercare accordi commerciali per entrare a far parte di un circuito internazionale, perché questo - senza dimenticare l’attuale appoggio delle amministrazioni locali - ci permetterebbe di accedere a maggiori fondi regionali. Questa evoluzione però deve andare a braccetto con la nostra carta d’identità etica: siamo convinti che il cambiamento climatico sia una drammatica evidenza e le caratteristiche ambientali e climatiche della Sardegna la evidenziano senza sconti. Anche per questo abbiamo deciso di anticipare il via della nostra skyrace. I top runners la completeranno a metà mattinata (senza perdersi nulla dell’esperienza sportiva) e avranno poi tutto il tempo di reinventarsi la giornata. A tutti gli altri sarà invece risparmiata la canicola".

Vedi anche Mare fuori... montagna al centro: Villacidro SkyRace, alla scoperta della Sardegna segreta  Running Mare fuori... montagna al centro: Villacidro SkyRace, alla scoperta della Sardegna segreta 

"In futuro potremmo decidere di cambiare completamente scenario e magari spostarci all’autunno, cercando di non scontrarci con altre gare in Sardegna, anzi magari - chissà - si potrebbe dare vita ad una sorta di “combo”, un mini challenge sardo. Più sostanzialmente, potremmo invece anticipare la gara al sabato (orientamento sempre più diffuso anche altrove, ndr) e di posticiparne di un paio di settimane lo svolgimento, fino ai primi giorni di maggio. Si tratta di un’ipotesi che mette al centro la possibilità di sfruttare il miglior calendario dei collegamenti aerei: soprattutto quelli con il potenziale bacino di runners dal versante nord dell’arco alpino. Francia e Svizzera, in primo luogo".

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 7
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

"Per il futuro, speriamo di poter riproporre la nostra prova sulla lunga distanza: la Linas Ultra Skymarathon (LUSM) da 58 chilometri e 5000 metri D+ che - opportunamente riadattata e attualizzata - pensiamo sia in grado di solleticare i piani agonistici degli specialisti di gare di questo genere. Al riguardo abbiamo ricevuto più di un feedback positivo da parte di atleti di valore internazionale. Tornando alla Skyrace che è sempre stata il “core” della nostra proposta, abbiamo pensato di segnare una discontinuità netta con il passato e con ciò che avviene comunemente: basta maglietta… d’importazione nel pacco-gara. Arriva da lontano, comporta costi di trasporto e implicazioni di impatto ambientale, oltre a non aggiungere nulla alla nostra collezione personale che finisce in fondo ad un cassetto o magari regaliamo in giro. Piuttosto, un seme di corbezzolo, una piantina di timo, un germoglio di mirto. Da piantare nel terreno qui da noi, per chi lo desidera: contribuirà alla riforestazione, a rimediare nel tempo ai danni prodotti negli ultimi cento anni dal disboscamemto messo in atto dall’industria, quella mineraria innanzitutto. Oppure, se ve lo volete portare a casa, quel seme, a crescere con amore e riconoscenza un angolo di Sardegna a casa vostra: per stordirvi ancora con quei profumi penetranti che avete aspirato in gara, per ricordarvi di Villacidro e magari raccontarlo a vostro figlio”.

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 8
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

VILLACIDRO SKYRACE 2023

Facciamo ora un piccolo salto nel passato: giusto dodici mesi fa, per riprendere il filo del discorso. Clima da inizio estate e uno scenario naturale tanto suggestivo quanto impegnativo ad incorniciare la sesta edizione di Villacidro Skyrace. A dipingere il quadro tutti quanti indistintamente i trecento atleti in gara nelle tre quattro prove della proposta-VSR.

Vedi anche Villacidro SkyRace: Forconi e Rota fanno centro nella seconda tappa di Coppa Italia FISky Running Villacidro SkyRace: Forconi e Rota fanno centro nella seconda tappa di Coppa Italia FISky

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 9
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

A mettervi la firma in calce erano stati però indubbiamente Daniel Jung (Team SCARPA/Karpos) e Luca Arrigoni di ASD Pegarun/Kailas, vincitori a pari merito della Linas Ultra Skymarathon, imitati al femminile da Katarina Sulikova, arrivata in Sardegna dalla lontana Slovacchia. Giacomo Forconi (ASD Space Running/Tornado) e Daniela Rota - all'epoca new entry del Team Scott Running - avevano invece dipinto pennellate d'autore nella classica SkyRace valida come seconda tappa di Crazy Skyrunning Italy Cup by FISky (Federazione Italiana Skyrunning). 

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 5
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

IL PERCORSO

La gara si svolge su un percorso ad anello che dal centro storico di Villacidro porta gli atleti a raggiungere la cima delle montagne che circondano il centro abitato e si sviluppa per 21 chilometri abbondanti con oltre 1900 metri di dislivello positivo/negativo. L’itinerario è contrassegnato dalla netta prevalenza di stretti sentieri - a tratti decisamente tecnici e impegnativi - su pietraia e panoramici passaggi in cresta.

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 12
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

Per chi non si limita all'impegno sportivo ed è attento anche agli aspetti legati alla cultura e al territorio, sarà "facile" durante la gara trovarsi immersi - riconoscendovisi dentro con un tuffo al cuore - nelle ambientazioni dei romanzi ("Paese d'ombre" e "Il disertore" in particolare) di Giuseppe Dessì (1909-1977), uno dei maggiori scrittori sardi (e non solo), nato a Cagliari ma nella sua adolescenza vissuto proprio a Villacidro e da questo paese, dalla sua gente e da questi luoghi molto influenzato appunto nella sua produzione letteraria. Per chi lo non avesse ancora conosciuto invece, leggere Dessì una volta tornati a casa sarà come tornare a correre da queste parti... e molto altro ancora.

Vedi anche Magica, wild e western: Villacidro SkyRace, simile a tante... uguale a nessuna Running Magica, wild e western: Villacidro SkyRace, simile a tante... uguale a nessuna

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 14
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

La partenza avviene in Piazza Giuseppe Dessì. Si supera il Municipio, si sale per strette viuzze e vicoli e dopo circa settecento metri, arrivati presso la Chiesetta Campestre della Madonna del Carmelo, lasciato il centro abitato si imbocca un sentiero che tra divertenti saliscendi porta in breve al Parco Castangias. Attraversata la pineta si perviene all’imbocco del sentiero per Monte Omu. Da qui in avanti (fino ai seicento metri finali), il percorso si sviluppa esclusivamente su single-track.

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 3
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

La prima vera asperità della giornata è il Monte Omu. Con un breve ma secco vertical (300 metri D+ nell’arco di un chilometro) si toccano i 600 metri della vetta. Alle spalle i tetti di Villacidro, tutto intorno il profilo del percorso che rimane da correre. Si (ri)parte con un panoramico passaggio in cresta e in leggera discesa, poi via sul versante nord, percorrendo un traverso roccioso e molto tecnico, dove prestare particolare attenzione vista l’umidità presente sulle rocce di questo versante (alcuni tratti saranno presidiati e attrezzati con corde per rendere il passaggio degli atleti più sicuro).

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 11
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

Giunti all’ottavo chilometro di gara - nei pressi del muro della diga del Coxinas - ecco il primo punto-ristoro. Da qui si percorre il fondo ghiaioso del bacino, sino ad incrociare sul lato destro uno stretto sentiero che indica la via di ascesa a Monte Margiani. Il sentiero diventa sempre più ripido. Incrociato il letto di un piccolo torrente (da percorrere per un breve tratto), si emerge al di sopra della vegetazione su una pietraia, dove occorre mettere particolare attenzione al rischio di smuovere qualche sasso. Avendo ormai a portata di sguardo la cima di Monte Margiani (860 metri sul livello del mare), tocca impegnarsi a fondo sull’ultimo tratto roccioso e negli ultimi metri attraversare un balcone naturale, affacciato a strapiombo sul Campidano, l’unica pianura vera e propria della Sardegna che va da Cagliari a sudest fino ad Oristano a Nordovest. Giunti in vetta, si prosegue grossomodo lungo l’ampio filo della cresta per tre chilometri circa che portano ai piedi dell’ultima asperità di giornata.

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 2
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

Questo tratto in buona parte in discesa (a tratti pronunciata) permette di recuperare le forze e casomai di guardarsi attorno e godere dello spettacolo offerto dalla corsa in natura con l’alternarsi di veloci tratti erbosi e tratti a slalom tra i lecci. Guadato un piccolo torrente, al tredicesimo chilometro di gara si arriva arrivati all’ultimo ristoro prima dell’ascesa fino alla cima di Santu Miali (1062 metri slm). Dopo il ristoro, ormai immersi nel fitto bosco, si inizia a salire e - tornante dopo tornante - la vegetazione si fa sempre più rada e bassa. Ormai sotto le cime maestose e arrotondate di Santu Miali (GPM-gara), si arranca dritto per dritto, consolati dal panorama e dall’intenso profumo di timo tipico dell’altopiano. Siamo sul punto più alto della gara, battuto da un forte vento che invita a non indugiare troppo ad ammirare il panorama: una vista a trecentosessanta gradi che nelle giornate limpide si spinge sino al golfo di Cagliari a sud-est e a quello di Oristano a nord-ovest (come detto sopra i due confini del Campidano). Tocca invece buttarsi giù per il sentiero che riporta a Villacidro lungo gli ultimi sei chilometri di gara (quasi tutti in discesa). Per chi è riuscito a conservare ancora un po’ di energie, questo è il momento andare all’attacco e di farne uso a piene mani, fino ad esaurirle tutto sulla linea d’arrivo. Averne ancora da parte a quel punto sarebbe un controsenso! I tetti delle case del centro abitato diventeranno sempre più vicini sotto i vostri passi, prima di sparire per brevi tratti dalle parti di Genn’e Cannas, Cuccur’e Frissa, Cuccureddu.

Villacidro: una sky per veri intenditori tra identità e rinnovamento - foto 13
© Villacidro Skyrace Ufficio Stampa

Ancora qualche centinaio di metri di traverso in costa alla montagna, poi a tornanti nella pineta che circonda la chiesetta campestre già sfiorata poco dopo il via ed eccoci nei viottoli percorsi appunto qualche ora prima. Solo più poche centinaia di metri, tra gli applausi degli abitanti e quelli dei volontari, prima di attraversare di nuovo Piazza Dessì, imboccare i giardini pubblici lì accanto e chiudere la prova lungo il red carpet (letteralmente!) che porta al traguardo. 

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti