VERSO QATAR 2022

Qualificazioni mondiali: la Svizzera passa con la Lituania, vincono Svezia e Germania

Il match degli elvetici, inseriti nel nostro girone, iniziato in ritardo per la sostituzione di una porta troppo alta

  • A
  • A
  • A

Nella seconda giornata dei gironi europei di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022 la Svizzera rimane appaiata all’Italia grazie all'1-0 contro la Lituania (match iniziato con 15 minuti di ritardo per la necessaria di una porta troppo alta!). Sorride la Svezia con un secco 0-3 in Kosovo - con assist di Ibrahimovic - mentre alla Germania basta Gnabry per superare la Romania. La Polonia ringrazia Lewandowski per la doppietta e stende Andorra, San Marino causa tre rigori e cade contro l’Ungheria. Sorridono Austria e Macedonia.

SVIZZERA-LITUANIA 1-0

Altra vittoria per la Svizzera dopo il successo sulla Bulgaria e vetta a punteggio pieno a pari merito con l'Italia. La gara di San Gallo comincia in realtà con un quarto d’ora di ritardo per una porta troppo alta, ma il fatto non turba la nazionale elvetica che infatti in meno di due minuti trova il vantaggio con l’ex Inter Shaqiri, confermando la proverbiale puntualità di chi proviene da uno dei cantoni. Il desiderio dei biancorossi sarebbe quello di chiudere il match il prima possibile, ma su calcio d’angolo il colpo di testa di Akanji si stampa solamente sul palo, lasciando possibilità di rimonta ai baltici. La Lituania non sembra comunque avere forze e qualità nemmeno per cominciarla e infatti nel secondo tempo è la Svizzera a squillare più volte. Svedkauskas salva su Zakaria e nel finale l’arbitro annulla per fuorigioco il raddoppio di Gavranovic: i tre punti degli elvetici sono comunque al sicuro.

KOSOVO-SVEZIA 0-3

Assist tre giorni fa, assist questa volta: la non impossibile trasferta nei Balcani dei gialloblù si sblocca infatti dopo 12 minuti grazie alla rete di Augustinsson, che per l’occasione beneficia dell’invito di tacco del milanista e insacca. I padroni di casa provano a reagire con un colpo di testa del laziale Muriqi, ma al 35’ il talentino Isak rincara la dose raddoppiando il divario prima del break. Nel secondo tempo Forsberg prova a più riprese a partecipare ai gol e scheggia anche il palo, ma il colpo del ko è Larsson a scoccarlo al 25’: il capitano svedese buca infatti Ujkani su rigore, concesso per fallo di mano di Hadergjonaj. La partita è così sostanzialmente chiusa e agli highlights si aggiungono solamente un tentativo pericoloso di Kryeziu e l’espulsione per doppio giallo di Berisha al 92’.

ROMANIA-GERMANIA 0-1

La Germania si prende i tre punti a Bucarest, sfiora la goleada e rischia però nel finale lo scherzetto della Romania. La corazzata tedesca comincia come di consueto ad altissimi giri, ignora un tentativo di Mihaila e spaventa i padroni di casa con un tiro di Havertz, ma soprattutto smuove gli equilibri al 17’. Proprio il giovane talento del Chelsea veste questa volta i panni dell’assistman e impacchetta la rete di Gnabry, che deve “solo” metterci la firma. Kimmich sfiora sùbito il raddoppio con un siluro di poco alto, ma è nella ripresa che Nita tiene a galla la Romania con una manciata di interventi provvidenziali sui vari Werner, Gnabry e Gundogan: Stanciu spaventa la Germania a tu per tu con Neuer al 91’, poi i titoli di coda indicano uno 0-1 a rischio ma più che meritato per gli ex campioni del Mondo.

POLONIA-ANDORRA 3-0

Come da pronostico per la Polonia, sia per il risultato sul tabellone luminoso di Varsavia che per il protagonista. La differenza tra gli attori in campo è ben nota, così i padroni di casa cercano immediatamente di far valere le proprie qualità e, dopo qualche tentativo, gli occhi si posano ovviamente su Lewandowski. Il centravanti del Bayern Monaco comprende la situazione e alla mezz’ora si fa riconoscere al di là del nome sulla schiena: assist di Rybus e tiro al volo per andare negli spogliatoi sopra di un gol. Anche per un impegno non esattamente ostico la pausa schiarisce le idee e dopo dieci minuti dal rientro in campo la stella della Polonia colpisce di nuovo, questa volta trasformando in raddoppio il cross morbido di Jozwiak. Immaginare un ribaltamento della situazione è francamente utopistico a questo punto e infatti la Polonia traghetta il match fino alla fine, quando Swiderski cala il tris su assist di Grosicki e conferma i pronostici.

SAN MARINO-UNGHERIA 0-3

Troppa ingenuità in area e San Marino paga dazio cedendo il passo a una ben più attrezzata Ungheria. Due rigori nei primi 45 minuti non sono certo il miglior modo di presentare un tentativo di colpaccio e infatti gli ospiti accettano una delle due offerte e si portano avanti: al 13’ Szalai trasforma dal dischetto, mentre al 20’ Sallai fallisce il raddoppio, sempre su penalty. Un errore che certamente non fa piacere al commissario tecnico Marco Rossi, che deve peraltro attendere molto per sentire al sicuro i tre punti in esterna: è infatti proprio il numero 20 a riscattarsi dopo l’inciampo, firmando il bis al 26’ della ripresa. Con San Marino ormai alle corde, è infine Nikolics a chiudere il sipario a due minuti dal triplice fischio, trasformando l’ennesimo rigore della partita per lo 0-3 definitivo.

AUSTRIA-ISOLE FAR OER 3-1

Compito eseguito, con un piccolo imprevisto. Firmato, Austria. Nonostante il divario in campo, la partita di Vienna comincia con lo spavento per la nazionale alpina, perché al 19’ Nattestad sorprende i padroni di casa incornando su calcio d’angolo per il vantaggio ospite. I biancorossi si prendono qualche minuto per riordinare le idee e poi ribaltano la situazione già prima dell’intervallo: alla mezz’ora Dragovic pareggia infatti i conti e al 37’ Baumgartner suona il clacson del sorpasso. Finita qua? No, un giro d’orologio prima del duplice fischio capitan Alaba serve Kalajdzic confezionando il 3-1 della pausa. Con questi presupposti il secondo tempo è quasi una formalità e vede solamente l’Austria andare vicina più volte al poker.

MACEDONIA-LIECHTENSTEIN 5-0

Uno schiaffo sportivo al povero Liechtenstein e la Macedonia si prende di forza i tre punti. Ai padroni di casa basta pochissimo per indirizzare la gara, perché Bardhi dopo sette giri d’orologio scarsi sta già esultando per la rete del vantaggio. A quanto pare dalle parti di Skopje sono fautori degli inizi sprint e infatti nei primi dieci minuti della ripresa Trajkovski si prende con forza la palma di Man of the Match e cala il tris con una doppietta aperta e chiusa nel giro di 4’. Il Liechtenstein a questo punto crolla ufficialmente e al 17’ è il centrocampista del Napoli Elmas a decretare il poker raggranellando tutte le “fiches” in favore della Macedonia del Nord. Prima della fine c’è poi tempo anche per il rigore che al 37’ vale la manita dei padroni di casa: lo trasforma la punta dell’Udinese Nestorovski.

UCRAINA-FINLANDIA 1-1

Tira e molla, alla fine non vince nessuno tra Ucraina e Finlandia. La sfida dell’Olimpiyskiy di Kiev è l’ultima tra tutte quelle della serata a sbloccarsi, nonostante a metà primo tempo Zubkov si renda pericoloso con un forte colpo di testa finito però a lato. Il preziosissimo gol che cambia invece le sorti della sfida è infatti opera del brasiliano di nascita Junior Moraes a dieci minuti dalla fine, che beneficia dell’assist di Karavaev e sembra portare tre punti pesanti alla nazionale allenata da Shevchenko. Proprio allo scadere però il forcing della Finlandia dà i suoi frutti, perché prima Arajuuri colpisce il palo e poi Mykolenko si becca un’espulsione per un fallo in area all’89’: dal dischetto Pukki non sbaglia e regala il punto alla nazionale scandinava, che non riesce poi a trovare l'arrembaggio vincente nel recupero.

ISRAELE-SCOZIA 1-1

Botta e risposta tra Israele e Scozia, nulla di più. Uno dei più classici match equilibrati sente il peso di ogni pallone valere circa il doppio del normale e l’estro di un giocatore come Solomon può funzionare per rompere la monotonia, ma Marshall preferisce impedirlo con un gran intervento. Purtroppo per lui, però, la stessa operazione non riesce a un giro d’orologio dall’intervallo, quando il talento dello Shakhtar Donetsk serve Peretz, che trova lo spazio sotto l’incrocio dei pali dalla distanza per portare avanti i suoi. Un canovaccio opposto apre invece il secondo tempo, perché al 12’ Fraser trova l’angolino basso per il pareggio e poco dopo Adams si vede negare da Marciano la rete del sorpasso. Con il punteggio tornato quindi sul filo del rasoio, il match torna a calcare a falsariga della prima parte e le squadre finiscono per accontentarsi del risultato: un punto ciascuno.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments