VERSO QATAR 2022

Qualificazioni Mondiali 2022: vince il Belgio, Lukaku a segno. Flop Croazia, Portogallo ok

I Diavoli rossi battono il Galles: l'interista in gol su rigore. I vicecampioni del mondo perdono 1-0 in Slovenia, ai lusitani basta un autogol con l’Azerbaigian

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Il Belgio inizia con un 3-1 sul Galles il girone di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022: alla rete di Wilson rispondono De Bruyne, Thorgan Hazard e Lukaku su rigore. Chi comincia male è invece la Croazia, che perde 1-0 il derby balcanico con la Slovenia (a segno Lovric). Il Portogallo di Ronaldo batte di misura l’Azerbaigian (autogol Medvedev), molto bene la Repubblica Ceca (6-2 all’Estonia). Ok anche Serbia, Russia, Norvegia e Montenegro.

Getty Images

BELGIO-GALLES 3-1
La nazionale numero 1 al mondo, almeno secondo il ranking Fifa, non sbaglia: ma non è poca la sofferenza contro un Galles tenace, soprattutto nella fase iniziale. Non è un caso che siano gli ospiti a passare in vantaggio, al 10’, con il gol di Harry Wilson su perfetto assist di Gareth Bale, al termine di un’azione avvolgente. Messi subito spalle al muro, però, i belgi reagiscono alla grande: al 23’ pareggiano con la conclusione da lontano di Kevin De Bruyne, cinque minuti dopo ribaltano il punteggio con il colpo di testa di Thorgan Hazard su cross dalla sinistra di Meunier. La nazionale allenata da Roberto Martinez insiste con un attacco martellante, ma ci vuole un calcio di rigore per il tris, al 72’: a realizzarlo è l’interista Romelu Lukaku, dopo il fallo in area di Mepham su un altro giocatore del campionato italiano, l’attaccante del Napoli Dries Mertens. È il colpo di grazia: il Belgio inizia bene le proprie qualificazioni e allunga la serie vincente fra amichevoli e partite ufficiali: cono cinque le vittorie consecutive.

SLOVENIA-CROAZIA 1-0
Ha quasi del clamoroso la sconfitta dei vicecampioni del mondo della Croazia, che nonostante una partita dominata sia dal punto di vista del volume di gioco (possesso palla del 66%) sia da quello delle occasioni (12 i tiri complessivi contro i 6 dei propri avversari) cominciano nel peggiore dei modi il proprio girone con una sconfitta per 1-0. La nazionale allenata da Zlatko Dalic, che schiera una particolare formazione con l’interista Perisic punto di riferimento offensivo, crea già dai primi minuti ma passa in svantaggio al 16’: gli sloveni, infatti, approfittano del migliore dei modi di un rovesciamento di fronte per andare a segno con Sandi Lovric, il cui pallone calciato con il destro si infila all’angolo basso alle spalle di Livakovic. Il secondo tempo è completamente di marca croata, ma la porta difesa da Jan Oklab è impenetrabile: al 93’ arriva l’occasione più nitida per il pareggio, ma l’atalantino Pasalic spreca e non c’è più tempo per un altro assalto. Il derby balcanico è della Slovenia.

PORTOGALLO-AZERBAIGIAN 1-0
Come da pronostico, il Portogallo di Cristiano Ronaldo inizia con una vittoria ai danni del modesto Azerbaigian la campagna di qualificazione ai Mondiali, un match giocato tra l’altro proprio ‘a casa’ di CR7, l’Allianz Stadium di Torino, a causa delle restrizioni anti-Covid vigenti nel Paese iberico. Il successo, però, resta in bilico per tutti i 90 minuti per l’incapacità da parte dei lusitani di sfruttare i 29 tiri complessivi e il 68% di possesso palla, e ci vuole addirittura uno sfortunato autogol per decidere la partita: a firmarlo, suo malgrado, è Maksim Medvedev al 37’, disturbando l’uscita del proprio portiere Magomedaliyev e mandando la palla nella propria porta. Ronaldo resta in campo per tutta la partita, ma nonostante gli sforzi nella ripresa non riesce ad andare a segno nello stadio che lo vede protagonista solitamente con la maglia della Juventus. Sia il cinque volte pallone d’oro sia i suoi compagni, però, possono festeggiare tre punti già importanti nell’economia delle qualificazioni.

ESTONIA-REPUBBLICA CECA 2-6
La Repubblica Ceca supera lo spavento iniziale e conquista una brillante vittoria in rimonta sul neutro di Lublino, in Polonia. I cechi hanno la meglio su un’Estonia cui non basta la rete al 12’ di Rauno Sappinen, perché il pareggio arriva già al 18’, con l’ex romanista Patrik Schick. Da lì in poi il cambio di marcia è netto: Antonin Barak conferma, come a Verona, di vivere un momento brillante e segna il 2-1 al 28’, poi si scatena Tomas Soucek, che dopo aver fatto e disfatto in Premier League nel 3-3 fra il suo West Ham e l’Arsenal (gol e autogol per il 26enne ex Slavia) prima segna il 3-1 al 32’, poi fa doppietta al tramonto del primo tempo, e infine realizza il terzo gol personale tre minuti dopo il fischio d’avvio del secondo tempo. Come se non bastasse, al 56’ arriva anche il sesto gol, a firma del doriano Jakub Jankto, e la rete all’86’ di henri Anier rende solo leggermente meno amaro un passivo comunque molto pesante.

SERBIA-IRLANDA 3-2
Vittoria di personalità per la Serbia, che a Belgrado conquista il successo contro un’Irlanda mai doma. Agli ordini dell’arbitro italiano Davide Massa, sono proprio gli ospiti ad iniziare meglio, tanto da portarsi in vantaggio al 19’ con il colpo di testa vincente di Alan Browne, su cross di Robinson. La Serbia, però, reagisce e pareggia al 40’ sull’asse dei due Dusan: Tadic fornisce l’assist, il fiorentino Vlahovic finalizza. Nella ripresa la pressione dei balcanici cresce minuto dopo minuto e trova concretizzazione definitiva al 69’, quando Aleksandar Mitrovic (entrato pochi minuti prima al posto di Djuricic) indovina l’angolo giusto e batte Travers, completando la rimonta. Gli irlandesi non hanno l’energia per rispondere e capitolano definitivamente al 77’, quando ancora Mitrovic va a segno, questa volta di testa. James Collins riesce comunqque ad accorcia all’86’, ma è troppo poco, troppo tardi: i primi tre punti del girone di qualificazione vanno alla nazionale allenata da Dragan Stojkovic.

CIPRO-SLOVACCHIA 0-0
L’unico pareggio senza reti di serata arriva al Neo Gsp Stadium di Nicosia: nonostante la presenza in campo dell’interista Skriniar e del parmense Kucka, il 4-3-3 di Stefan Tarkovic viene annullato dalla formazione speculare messa in campo da Johan Walem (un passato da calciatore all’Udinese e al Parma a cavallo tra gli anni ‘90 e 2000. Il punteggio finale rispecchia l’andamento della partita dal punto di vista dei tiri in porta e delle occasioni create: la Slovacchia tiene di più il pallone ma non basta per iniziare le qualificazioni con una vittoria. È però un’occasione persa per gli ospiti, soprattutto alla luce della sconfitta della Croazia nello stesso girone di qualificazione.

MALTA-RUSSIA 1-3
Tutto secondo pronostico allo stadio di Ta’ Qali, impianto a pochi chilometri dalla capitale maltese, La Valletta. La Russia domina fin dai primi minuti e passa al 23’ con Artem Dzyuba, ed è lo stesso attaccante dello Zenit ad ispirare il raddoppio, che arriva al 35’ e porta la firma di Mario Fernandes, uno dei veterani della squadra di Stanislav Cherchesov. I maltesi hanno comunque il merito di riaprire il match al 56’ con la rete di Joseph Mbong (entrato a inizio ripresa), ma l’illusione viene definitivamente spenta al 90’, quando Alexander Sobolev, imbeccato dall’atalantino Miranchuk, segna il 3-1 e chiude i conti, regalando il successo alla nazionale russa.

GIBILTERRA-NORVEGIA 0-3
Ci si attendeva una pioggia di gol, soprattutto da parte di Erling Haaland, e invece arriva ‘solo’ una vittoria per 3-0, con il bomber del Borussia Dortmund che addirittura resta a secco. Nonostante un possesso palla dell’80% e una valanga di tiri in porta, gli scandinavi ci mettono ben 43 minuti per segnare: è un colpo di testa di Alexander Sorloth a sbloccare il punteggio dare fiducia ai suoi, e nemmeno due minuti dopo arriva il raddoppio a firma di Kristian Thorstvedt. Nella ripresa c’è spazio per il milanista Jens Petter Hauge, ma ad andare a segno è Jonas Svensson, che beffa con un destro vincente il portiere Coleing. Haaland resta in campo fino al 62’, prima di lasciare il suo posto a Joshua King: l’ultima mezz’ora è pura e semplice accademia da parte dei norvegesi, che viaggiano con il cambio automatico fino al triplice fischio ed esultano per la trasferta vincente, anche se contro una delle nazionali più deboli d’Europa non avrebbe sorpreso qualche gol in più.

LETTONIA-MONTENEGRO 1-2
L’ambizioso Montenegro, reduce dalla promozione in Nations League B, inizia con una bella vittoria in rimonta, in casa della Lettonia, la propria avventura alla ricerca del primo pass assoluto per la rassegna iridata. Allo Skonto Stadions di Riga non basta, ai baltici, la rete firmata al 40’ da Janis Ikaunieks; nemmeno un minuto dopo Stevan Jovetic firma il pari, sfruttando nel migliore dei modi l’assist di Kosovic, ed è ancora l’attaccante del Monaco, ex di Fiorentina e Inter, a realizzare al minuto 83 la rete che regala i tre punti alla nazionale balcanica. Un gol e una vittoria meritati per una squadra capace di controllare al 59% il possesso palla e tentare ben 24 conclusioni contro la metà da parte degli avversari.

FINLANDIA-BOSNIA ERZEGOVINA 2-2
Attenzione a sottovalutare la Finlandia, sia in queste qualificazioni sia nei prossimi Europei. A rischiare grosso è la Bosnia, che nonostante il vantaggio iniziale firmato dall’ex juventino Miralem Pjanic, che sbaglia un rigore ma lo ribadisce in rete al 55’, si fa raggiungere soltanto tre minuti dopo dalla rete Teemu Pukki e subisce al 77’ il gol del 2-1, ancora a firma del bomber del Norwich. Soltanto nel finale i balcanici riescono a recuperare almeno un punto dalla trasferta finlandese: a ispirare è il romanista Dzeko, a concludere a rete in maniera vincente è Miroslav Stevanovic, che beffa il portiere di casa (e del Brescia) Jesse Joronen e permette ai suoi di tirare un gran sospiro di sollievo.

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