Addio a Roberto Colaninno, aveva 80 anni: rilanciò Piaggio
È morto Roberto Colaninno, imprenditore nato a Mantova: aveva compiuto il 16 agosto 80 anni. Dopo aver lanciato Olivetti nel mondo dell'informatica e la scalata a Telecom negli anni 2000, nel 2003 acquisì e rilanciò Piaggio con la quale attraverso Aprilia, Derbi e Gilera ha lasciato un marchio indelebile nel mondo del motomondiale. Con Aprilia Racing sono arrivati i titoli piloti 125 (Bautista, Talmacsi, Simon e Terol) e 250 (Poggiali, due di Jorge Lorenzo) mentre sono sei i titoli costruttori in 125, cinque in 250. Con Gilera Racing il titolo piloti 2008 dell'indimenticato Marco Simoncelli, con Derbi i titoli piloti 2008 (Mike Di Meglio) e 2010 con un giovane Marc Marquez.
Roberto Colaninno era uno degli imprenditori protagonisti dell'industria italiana e presidente di Immsi, la finanziaria di famiglia, e presidente e amministratore delegato di Piaggio. Ottanta anni appena compiuti, il 16 agosto, sposato, padre di Matteo e Michele, quest'ultimo amministratore delegato e direttore generale di Immsi, Colaninno aveva conseguito il diploma di ragioniere e da mezzo secolo era al centro della scena imprenditoriale italiana.
Nel 1995 è amministratore delegato di Olivetti nel momento della massima crisi dell'aziend: in quegli anni Colaninno annuncia che bisogna uscire dall'informatica e trasforma l'azienda in una holding di telecomunicazioni. Nel 1998 vende per oltre 7 miliardi di euro anche Omnitel, all'epoca secondo gestore nazionale dei cellulari. All'inizio del 1999 lancia una offerta pubblica di acquisto totalitaria su Telecom Italia e ne diventa presidente e amministratore delegato. Nel 2002 Colaninno acquista Immsi e la trasforma in una Holding di partecipazioni industriali e quotata in Borsa.
Nel 2003 attraverso Immsi acquista Piaggio che negli anni cresce e ora opera con diversi marchi, oltre al proprio: Vespa, Gilera, Scarabeo, Aprilia, Moto Guzzi, Derbi, Ape, Piaggio Veicoli Commerciali.
IL DOLORE DI APRILIA: "QUI GRAZIE A LUI"
La notizia della morte di Roberto Colaninno si è abbattuta come un fulmine a ciel sereno nella giornata di qualifiche e Sprint di MotoGP di Aprilia, col team sconvolto una volta appresa la morte del dirigente. E Massimo Rivola, visibilmente commosso, non ha potuto far altro che dedicare un ricordo: "Purtroppo questa è la vita e nel nostro mestiere il meglio che possiamo fare è superare i nostri limiti e provare a vincere. Il presidente ci ha voluti qua e ha fatto tutto per noi, possiamo solo ringraziarlo".
Grande commozione anche per Maverick Vinales, che ha portato l'Aprilia in prima fila a Spielberg e ora proverà a rendere omaggio a Colaninno cercando di conquistare il podio tra Sprint e GP in Austria: "Non è un giorno felice, anche se il risultato in moto è positivo. Mando un forte abbraccio alla famiglia, è stata una notizia che ci ha sconvolti. Noi proveremo a mettere la moto sul gradino più alto del podio, questo è il tributo più bello che possiamo fare per mantenere al top il marchio. Oggi ce la metteremo tutta per provarci".
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