GP THAILANDIA MOTOGP

Prequalifiche Buriram: Martin sempre al comando, le Aprilia factory in agguato, 7. Bagnaia

Il pilota spagnolo della Ducati Pramac domina per intero il programma del venerdì al Chang International Circuit thailandese

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Prequalifiche Buriram: Martin sempre al comando, le Aprilia factory in agguato, 7. Bagnaia - foto 1
© Getty Images

Dopo il miglior tempo nel primo turno di prove libere, Jorge Martin davanti a tutti anche nella prequalifiche del Gran Premio della Thailandia. Il rivale di Francesco Bagnaia (autore del settimo tempo) scivola a terra senza danni subito dopo aver staccato di 98 millesimi di secondo Maverick Vinales che chiude secondo davanti all'altra Aprilia factory di Aleix Espargarò (+0.160). Quarto tempo per Johann Zarco, recente vincitore del GP d'Australia, che accusa un ritardo di 180 millesimi dal proprio compagno di squadra e precede le Ducati VR46 di Luca Marini (+0.199) e Marco Bezzecchi (+0.208). Settimo tempo, come detto, per il campione in carica e leader della classifica, staccato di 243 millesimi dal pilota sul quale ha ventisette punti di vantaggio nella classifica generale. Accedono direttamente alle qualifiche della prossima notte italiana anche Fabio Quartararo, Brad Binder e Augusto Fernandez.

Il giovane spagnolo della GASGAS costringe quindi l'ex Cannibale Marquez a fare gli straordinari nelle prove ufficiali, che Marc dovrà affrontare dal Q1. Per lo spagnolo promesso sposo Gresini per il 2024 anche un momento di vera suspense, quando un'aletta carbonio persa dalla Ducati di Martin (che aveva centrato un cartello di segnalazione in corsa box) lo ha colpito proprio all'altezza del suo martoriato braccio destro. Con Marquez in Q1 tra gli altri Franco Morbidelli (che era stato brillante quinto nelle prove libere 1), Fabio Di Giannantonio (un passo indietro per il romano rispetto al suo recente standard di rendimento) e il suo attuale compagno di squadra nel team Gresini Alex Marquez, solo diciottesimo nella classifica delle prequalifiche del GP della Thailandia.

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