MotoGP, Marquez vince ad Assen

Battaglia infernale in Olanda, Rins e Vinales sul podio. Dovizioso e Rossi quarto e quinto

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Marc Marquez ha vinto quella che può essere considerata una delle gare più belle della storia MotoGP. Ad Assen lo spagnolo della Honda ha messo a segno l'allungo decisivo a 4 giri dalla fine dopo una dura battaglia tra otto piloti. Sul podio con il leader del Mondiale anche i connazionali Rins (Suzuki) e Vinales (Ymaaha). Peccato per Dovizioso e Rossi, che si sono ostacolati nel momento clou e hanno perso contatto, chiudendo 4° e 5°.

E' stata la gara più bella dell'anno e probabilmente una delle più incredibili ed emozionati delle ultime stagioni. Ad Assen la MotoGP ha regalato uno spettacolo senza pari, con otto piloti e quattro moto diverse a darsele di santa ragione per metà corsa. Marquez, Rossi, Lorenzo, Dovizioso, Rins, Vinales, Crutchlow e Zarco hanno formato un trenino infernale, con sorpassi a ogni curva e classifica che cambiava a ripetizione. Nessuno riusciva ad allungare e il rischio maggiore l'hanno corso Lorenzo e Rossi, quando Valentino è andato a tamponare il ducatista a oltre 200 km/h nel momento in cui Jorge ha perso l'anteriore. Come se nulla fosse, la battaglia è continuata anche quando Rins e Marquez si sono toccati, con Marc che ha rischiato di andare a terra. Forse anche per questo il campione in carica ha deciso di levarsi di torno e a quattro tornate dal termine ha preso un piccolo vantaggio, che nessuno è più riuscito a colmare. Nemmeno Dovizioso e Rossi.

I due si sono ostacolati nella curva a destra dopo il traguardo, finendo larghi e lasciando spazio anche a Rins e Vinales. Il loro podio è sfumato lì e ora Rossi ha 41 punti di ritardo da Marquez. Ne hanno approfittato il pilota della Suzuki e quello della Yamaha (che non vince da 18 gare consecutive, record negativo in MotoGP eguagliato), bravi a chiudere alla grande un weekend che comunque prometteva bene soprattutto per Maverick. Un po' deluso Lorenzo, che ha lottato come un leone prima di cedere di schianto e chiudere settimo alle spalle anche del costante Crutchlow. Nella Top 10, Zarco, Bautista e Iannone, vittima di un lungo in avvio e poi penalizzato di 2" per taglio di pista. A punti le Aprilia di Aleix Espargaro e Redding, come pure il povero Dani Pedrosa, 15° e lontano parente del campione che tutti conosciamo. Caduto Petrucci.

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