Moto2, Marquez domina in Germania

Binder e Schrotter con lui sul podio, Di Giannantonio (4°) primo degli italiani

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Alex Marquez vince il GP di Germania e centra la quarta vittoria stagionale in Moto2, riscattando la caduta di Assen e ritrovando anche la vetta del Mondiale ai danni di Thomas Luthi (5° e ora a - 8 in classifica). Lo spagnolo ha tagliato il traguardo in solitaria, regolando il sudafricano Binder e il tedesco Schrotter. Fuori dalla lotta tutti gli italiani: in top 10 hanno chiuso Di Giannantonio (4°), Baldassarri (7°) e Marini (10°).

Non ci ha messo molto a mettersi alle spalle lo "zero" dell'Olanda e la rabbia per l'incidente innescato dalla scivolata di Baldassari. Il pilota catalano ha ricalcato le orme del fratello maggiore dominando la gara del Sachsenring dopo essere partito dalla pole e si è ripreso la leadership di un campionato di cui sembra sempre più padrone, nonostante il distacco dal secondo resti minimo. Luthi ha lottato, si è beccato un long lap penalty per una sportellata rifilata a Vierge ed è risalito fino alla quinta piazza (complice anche la clamorosa caduta di Lecuona all'ultimo giro), ma alla fine ha dovuto accontentarsi di limitare i danni.

Per gli italiani è stata una domenica in ombra: l'unico che può veramente esultare è Fabio Di Giannantonio, mai in lotta per il podio, ma bravo a rimanere nel gruppetto degli inseguitori per tutta la gara e a strappare un 4° posto che gli vale il miglior risultato della sua stagione da rookie. Baldassarri continua invece a leccarsi le ferite: dopo lo straordinario avvio di 2019 il pilota di San Severino sembra entrato in una spirale negativa e al termine di una gara tutt'altro che brillante è scviolato a - 39 dalla vetta di un Mondiale che fino a Jerez sembrava ampiamente alla sua portata.Domenica da dimenticare anche per Luca Marini: dopo una qualifica strepitosa il fratellino di Valentino Rossi ha avuto un crollo difficile da spiegare ed è scivolato a centro gruppo, lontanissimo dai migliori.


Ultimi piloti tricolori a punti sono stati Bastianini e Locatelli (14° e 15°), mentre hanno chiuso in fondo Bulega, Bezzecchi, Corsi e Manzi (rispettivamente 18°, 19°, 21° e 22°).

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