MOTOGP

Barcellona promuove Oliveira e Zarco, giudizio sospeso su Quartararo. Rossi e Marquez alla ricerca del tempo perduto

Il settimo appuntamento della MotoGP ha mischiato le carte, lanciando però un asfida tutta transapina per il titotlo della premier class.

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FABIO QUARTARARO: SENZA VOTO Qualifiche impeccabili ma gara pasticciata, controversa e sfortunata. Ma le responsabilità di Fabio (se ci sono) vanno a nostro giudizio quantomeno divise con la Direzione Gara. Il nodo è proprio questo: la stanza dei bottoni non dovrebbe dividere responsabilità ma prendersele tutte: Quartararo era da bandiera nera per il caso "paracostole". Troppo alto il rischio (per Fabio e di riflesso per i suoi colleghi) in caso di incidente.

MIGUEL OLIVEIRA: VOTO 10

Veniva dal secondo posto al Mugello e la sua terza affermazione nella MotoGP artiva dopo i successi nel secondo GP di Spielberg 2020 e nel Gop del Portogallo che ha chiuso la scorsa stagione. Non basta per farne uno dei candidati al titolo, però a mettere il suo nome nell'agenda di qualche top team sì. 

JOHANN ZARCO: VOTO 9

Con la Desmosedici Pramac si prende la sddisfazione di stare davanti a quelle factory: mette nel mirino nel finale il leader Oliviera ma non si lascia trascinare: certo, questa storia del secondo posto (quattro in sette gare) rischia di trasformarsi in un boomerang. Ma non ancora, perché intanto il francese è l'unico sopra quota cento, oltre al connazionale Quartararo: "grandeur" come nella premier class non si era mai vista prima!

MARC MARQUEZ: VOTO 5

La strada per il ritorno dove gli compete è più ripida del previsto, probabilmente. La sensazione è che un anno lontano dalle gare, più che frenare lui, abbia messo le ali alle ruote dei suoi avversari, di quelli che oggi occupano le posizioni di vertice della generale. La seconda parte della stagione emettrà giudizi difficilmente controvertibili. Lo stesso discorso vale per VALENTINO ROSSI (lui pure VOTO 5). Nemmeno la percentuale "stima e riconoscenza" gli permette di raggiungere la sufficienza. Sarà un'estate lunga, difficile e, appunto, decisiva: il mese abbondante di pausa tra Assen e Spielberg 1 potrebbe riservare sorprese?

JOAN MIR: VOTO 7

Lo abbiamo già sottolineato: con la "fauna" che quest'anno popola le piste, la costanza di rendimento che ha permesso al catalano di laurearsi campione nel 2020 non basta nemmeno a salire sul podio della generale. A Barcellona però Mir ha sfiorato quello del GP di Catalogna, portandosi a dieci soli punti da FRANCESCO BAGNAIA (VOTO 6) che negli ultimi tre GP è finito regolarmente alle spalle di Zarco e del compagno di squadra JACK MILLER (VOTO 6,5 per il podio "ereditato" da Quartararo).

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