L'accordo con la Juve (due anni di contratto a 10 milioni netti più opzione per il terzo) c'è già. Il problema resta quello con il Barcellona. Suarez è legato ai catalani sino al giugno 2021 e per vestire la maglia bianconera deve prima sciogliere il suo rapporto coi blaugrana. Fuori dai programmi di Koeman, l'uruguagio lavora per svincolarsi, risolvendo il suo rapporto chiedendo la corresponsione delle 10 mensilità che gli spettano da contratto: club e giocatore stanno lavorando per un'intesa che dalla Spagna assicurano arriverà in tempi brevi. La Juve, scrivono sempre in Catalogna, sarebbe poi pronta a versare nelle casse blaugrana un indennizzo per sbloccare la trattativa.

Nel frattempo, lunedì Suarez avvierà l'iter burocratico per ottenere il passaporto comunitario necessario per giocare in Serie A, preparandosi a sostenere l'esame di italiano previsto dalla legge. In Uruguay assicurano che il test si svolgerà già nella giornata di lunedì presso il consolato italiano a Barcellona: se anche così non fosse è ormai dato per certo che l'esame verrà comunque sostenuto entro la fine della settimana entrante.

Suarez, la cui moglie ha origini italiane ed è già in possesso del passaporto, non è infatti un giocatore comunitario e la Juve non può tesserarlo fino a quando non abbia conseguito la cittadinanza italiana. Per farlo deve sostenere un esame nella nostra lingua. Poi potrà ottenere il passaporto. Tutte operazioni che una volta messo in moto l'iter burocratico (dopo il test è necessario completare le formalità per ottenere il documento) richiedono comunque almeno una quindicina di giorni, nella migliore delle ipotesi.

Ecco perché l'uruguagio deve affrettare i tempi, Anche perché Pirlo ha fretta di conoscere al più presto la rosa a disposizione. Così la Juve si sta muovendo su più fronti. Senza trascurare la pista Dzeko, negli ultimi giorni sono ripresi i contatti con Morata ed è stato fatto un sondaggio con l'entourage di Cavani. Ma l'obiettivo numero uno, questo è chiaro, ormai è Luis Suarez.