MANOVRE ROSSONERE

Milan, Suso si avvicina al Siviglia: l'accordo è vicino

Gli spagnoli mettono sul piatto un prestito con obbligo a 15 milioni: c'è ancora distanza, ma adesso...

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Questa volta si può fare. Suso non è mai stato così lontano dal Milan e il suo addio potrebbe concretizzarsi già nei primi giorni della prossima settimana. La destinazione, come noto da qualche tempo, è Siviglia, con Monchi in stretto e continuo contatto con la dirigenza rossonera e pronto a sferrare l'attacco decisivo. Il ds del club spagnolo ha avvicinato la richiesta di Maldini e Boban, che chiedono 25 milioni per Suso, e messo sul piatto un prestito con obbligo di riscatto fissato a 15 milioni. La formula è quella giusta, ma ballano ancora circa 5 milioni (a 20 la cessione sarebbe pressoché certa) che potrebbero essere colmati con l'inserimento di alcuni bonus nell'affare.

Il Milan, che fin qui ha declinato l'offerta, è pronto ad ascoltare nuove proposte da parte del Siviglia, ma ha espressamente chiesto a Monchi che la questione venga risolta in un paio di giorni per avere poi il tempo di reinvestire sul mercato i soldi incassati dalla cessione dell'esterno offensivo. Anche perché, insistono in Portogallo, i rossoneri stanno provando a stringere i tempi per Florentino. La trattativa con il Benfica è aperta e le parti stanno cercando di trovare un accordo. Anche in questo caso si tratta di un prestito, questa volta di 18 mesi, con un diritto di riscatto molto alto che Rui Costa, ds dei portoghesi, vorrebbe fissare attorno ai 50 milioni.

L'affare non è facile, ma il Benfica è già disposto a parlarne e questo è obiettivamente un buon punto di partenza. In ogni caso, però, servono uscite, a partire da Suso per arrivare, magari, a Piatek e Paquetà. Gli agenti del polacco sono stati a lungo nella sede milanista sabato pomeriggio. L'imput è chiarissimo: Piatek deve trovarsi una squadra. Come e più di Suso, però, serve un'offerta adeguata che eviti al Milan il rischio di dover mettere a bilancio una minusvalenza per un giocatore costato, un anno fa, la bellezza di 35 milioni. Il Tottenham - attento anche a Calhanoglu: Mourinho vuole un sostituto di Eriksen e il turco è nella sua lista - resta tra le possibili destinazioni vista la necessità di inserire in rosa un centravanti dopo l'infortunio di Kane, ma le squadre che hanno se non altro chiesto informazioni sulla situazioni del Pistolero sono parecchie. I rossoneri vorrebbero la cessione a titolo definitivo, non facile in questa sessione di mercato, ma valutano anche il prestito, che servirebbe se non altro a sgravare il costo dell'ingaggio.

Stesso discorso per Paquetà, addirittura assente a Brescia per sua stessa volontà. Il Psg resta alla finestra in attesa di capire se il giocatore possa essere portato sotto la Tour Eiffel senza grandi esborsi di denaro, ma l'offerta recapitata da Leonardo alla dirigenza di via Aldo Rossi è stata considerata fin qui irricevibile. L'alternativa potrebbe essere un ritorno in Brasile sulla scorta di quanto fatto dall'Inter con Gabigol. Dal Flamengo al Corinthians, Paquetà è considerato in Patria un giocatore in grado di fare la differenza, ma al massimo i club verdeoro valutano il prestito: 18 mesi e poi si vedrà. L'ultima settimana di mercato, anche in questo caso, potrebbe portare novità importanti.

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