Milan, spuntano Laborde e Moro

I rossoneri sulle tracce dell'attaccante del Montpellier e il centrocampista della Dinamo Zagabria

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Uno è stato seguito con attenzione da Moncada, l'altro è stato segnalato da Zvone Boban. Per il nuovo Milan targato Gazidis-Maldini spuntano altri due giovani di qualità e buone prospettive. Parliamo di Gaetan Laborde, attaccante 25enne del Montpellier, e di Nikola Moro, centrocampista classe '98 della Dinamo Zagabria. Per entrambi i rossoneri hanno mosso i primi passi senza ancora formulare offerte ufficiali ma comunque provando a capire quale margine di manovra vi sia per portare a termine le operazioni.

Laborde è reduce da una buona stagione in Ligue 1 con 11 reti e 5 assist in 37 partite. È un attaccante rapido, con un ottimo sinistro e la capacità di muoversi sia come prima che come seconda punta. L'ideale, insomma, per affiancare Piatek o costituirne un'alternativa a gara in corso. Per Moro il discorso è leggermente diverso, nel senso che il croato della Dinamo Zagabria ha indubbie qualità che lo hanno fatto seguire con molta attenzione da diversi club europei, ma è reduce da un brutto infortunio che lo ha costretto ai box per buona parte della scorsa stagione. È un destro naturale, ma sa giocare e calciare anche di sinistro, tecnicamente è dotatissimo e, pur preferendo il ruolo di mezzala destra, si muove con disinvoltura su tutta la mediana e può giocare in mezzo nel ruolo di regista basso come a sinistra o a ridosso delle punte.

Fisicamente non è particolarmente imponente (1.83 cm per 77 kg), ma si difende, ha corsa e una visione di gioco sopra la media. Insomma, è il classico talento che, se sostenuto da una buona condizione, può far fare il salto di qualità. Non stupisce, quindi, che a insistere per lui sia stato proprio Zvone Boban in persona un attimo dopo essere tornato al Milan.

Al di là di queste due trattative - ripetiamo, siamo alla fase dei primi sondaggi -, il Milan si sta muovendo con intelligenza e sempre nel solco di quanto indicato dalla proprietà. La sensazione è che alcuni reparti saranno semplicemente puntellati (in difesa si cercano un centrale e un esterno sinistro, davanti si lavora per una seconda punta e un giocatore in grado di fare indifferentemente il centravanti o la seconda punta), mentre il centrocampo sarà rivoluzionato quasi totalmente.

Non è un caso, in questo senso, che il primo acquisto sia stato Krunic e che tra i principali obiettivi del club di via Aldo Rossi ci siano Veretout, Sensi, Tonali e, su richiesta di Giampaolo, Torreira. Inutile dire che non arriveranno tutti, ma il modus operandi della nuova dirigenza è questo: individuare giocatori tecnicamente e tatticamente utili, trattare a condizioni sostenibili e vedere cosa si riesce a portare a casa e cosa no. Ma sempre e solo con l'obiettivo, evidente, di colmare le lacune della squadra.

Ad ogni eventuale arrivo potrebbe o può corrispondere una cessione. Lasciando perdere per il momento il discorso Donnarumma, incedibile fino a offerte irrinunciabili, in mezzo al campo probabilmente il solo Bonaventura è intoccabile. Calhanoglu dovrebbe essere confermato, per Biglia si cercherà un acquirente (ma attenzione alle possibili minusvalenze, deve essere ceduto almeno a 7 milioni), Kessie non è ufficialmente sul mercato ma si proverà a inserirlo in diverse trattative. Il tutto con il chiaro intento di abbattere il monte stipendi e rinforzare la squadra chiudendo il calciomercato con un saldo positivo.

Per questo, oltre a sedersi al tavolo con chiunque sia disponibile a versare una trentina di milioni per André Silva (anche per lui vale il discorso di evitare minusvalenze: per lasciarlo andare servono almeno 21 milioni) e trattare per Suso (che ha chiesto un rinnovo a sei milioni che il Milan non è disposto ad accettare), non è affatto da escludere la partenza di Patrick Cutrone, inseguito da diversi club e in grado di garantire ai rossoneri una plusvalenza netta e importante.

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