FUTURO INCERTO

Juve, l'ombra di Tudor su Pirlo: Udine tappa decisiva per il tecnico bianconero

Il tecnico bianconero lascerà a fine stagione ma non si può escludere il divorzio anticipato

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Il destino di Andrea Pirlo è segnato: non sarà più lui l'allenatore della Juve nella stagione 2021/22. Questa è pressoché una certezza, almeno dalla sconfitta interna contro il Benevento, il momento vero di rottura in questa tribolata stagione bianconera. Il punto, oggi, è che la separazione potrebbe però arrivare anche prima. Dopo il pareggio di Firenze Pirlo stesso avrebbe infatti comunicato alla dirigenza la sua intenzione di fare un passo indietro, qualora la cosa fosse stata ritenuta utile, salvo poi decidere di comune accordo di soprassedere e prendere ancora tempo. Le parole pronunciate però davanti alle telecamere hanno evidenziato una presa di coscienza molto vicina alla resa pubblica, cosa che non ha fatto certo piacere al management juventino. In quest'ottica, allora, l'impegno di Udine diventa decisivo, perché un nuovo passo falso - che complicherebbe ulteriormente il cammino Champions - porterebbe quasi inevitabilmente ai saluti anticipati. Via Pirlo e al suo posto, per le ultime quattro partite, Tudor.

Più che le dimissioni ventilate in privato dopo il pareggio di Firenze (come riportato anche da La Stampa), sono state le parole pubblicamente pronunciate davanti ai cronisti che sono state interpretate quasi come un atto di resa. E non sono certo piaciute. Nel corso di un lungo dialogo avuto nella giornata successiva, la situazione è stata ricomposta, se non altro per quanto riguarda l'immediato. A Udine si va senza scossoni, se la situazione di Pirlo resta delicata è però innanzitutto la squadra che è chiamata a dare risposte sul campo, iniziando dagli uomini simbolo che stanno tradendo le attese. Il calendario, poi, non è dei migliori (Udinese, Milan, Sassuolo, Inter, Bologna) ma neppure proibitivo se comparato a quello delle altre pretendenti alla Champions: il quarto posto è l'obiettivo minimo, al di sotto si aprirebbero infatti le porte del fallimento disastroso, per questo dal Friuli deve arrivare un risultato positivo. Così non fosse, quello che a Firenze è stato stoppato diventerebbe allora necessario. E il traghettatore è già in casa, Igor Tudor.

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