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Inter, Ausilio ha definito l'affare Buchanan: per chiudere serve però l'ok di Zhang

Il management nerazzurro ha trovato un accordo di massima con il giocatore e con il Bruges

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Inter, Ausilio ha definito l'affare Buchanan: per chiudere serve però l'ok di Zhang - foto 1
© Getty Images

Manca solo in sì presidenziale, ma quel "solo" non è certo un particolare irrilevante. Il management nerazzurro ha predisposto le linee guida dell'affare Buchanan, raccogliendo il sì dell'esterno canadese e gettando le basi per l'accordo con il Bruges, la parola passa ora al presidente Zhang: se arriverà l'ok a una operazione onerosa originariamente non prevista nei piani mercato invernali, Marotta e Ausilio sono pronti ad affondare il colpo per consegnare a Inzaghi il giocatore prescelto per sostituire l'infortunato Cuadrado, il tutto in tempi brevi, senza dover aspettare la fine di gennaio. Ma, appunto, quel se fa tutta la differenza del mondo: gli uomini mercato nerazzurri, al di là della necessità impellente, hanno fatto leva sulla qualità dell'investimento, considerato strategico anche sul medio-lungo periodo. La richiesta originaria (l'Inter si era interessata al giocatore anche l'estate scorsa) era di 17 milioni di euro, ma ora il canadese viaggia sempre più spedito verso la scadenza di contratto a giugno 2025 e, soprattutto, non è intenzionato a rinnovare. I nerazzurri contano quindi di poter chiudere per una cifra totale intorno agli 8-9 milioni di euro, operazione in prestito con obbligo di riscatto a giugno.

Se Buchanan è ormai apertamente l'obiettivo dichiarato per gennaio, i piani mercato nerazzurri si allargano anche sul fronte attacco. Il rendimento sinora insufficiente delle cosiddette seconde linee (Sanchez e Arnautovic) ha sinora costretto sia Lautaro che Thuram a tenere ritmi elevatissimi, correndo per forza di cose dei rischi che come nel caso dell'argentino possono portare a degli stop problematici. L'Inter, al momento, continua a ritenere la questione "secondaria" ma questo non esclude che i vari Taremi, Martial, Muriel e Broja (tanto per evidenziar i principali indiziati, con l'iraniano in assoluto il preferito) restino fortemente "attenzionati". Specie se le tentazioni arabe per Alexis Sanchez dovessero tradursi in qualcosa di concreto. Prima però, come detto, c'è l'affare Buchanan, un investimento considerato strategico.

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