BARCELLONA

Bartomeu e Koeman lo considerano un pilastro, ma Messi vuole andarsene

Nonostante le parole d'affetto del presidente e del nuovo allenatore, Leo non è convinto di restare

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Bartomeu, nella conferenza stampa che avrebbe dovuto rassicurare tutti, ha tenuto a far sapere al mondo che Koeman lo considera un pilastro del Barcellona del futuro. Peccato però che Leo si sia chiuso in un mutismo preoccupante dopo la disfatta in Champions. Ed è stato meglio così. Ma fonti vicine al fuoriclasse argentino raccontano delle sue riflessioni pessimistiche su un futuro catalano.

Secondo "Marca" Messi, infatti, si sta chiedendo quanto valga la pena, a 33 anni, dover aspettare la rinascita tecnica e societaria di un club quando da altre parti avrebbe la possibilità di vincere subito, oltre a mettersi in gioco in un calcio e in un ambiente diversi. Gli scenari prospettati sono quelli che portano agli emiri. Il Psg, dove troverebbe l'amico Neymar e una squadra rilanciata in Europa dalla finale di Champions, o il Manchester City, dove ad accoglierlo ci sarebbe il vecchio maestro Guardiola

Gli altri due scenari ipotizzati dal giornale spagnolo sono le uniche alternative possibili: rimanere un altro anno e andarsene nel giugno del 2021 o rinnovare per due anni. Al momento, valutando l'umore di Leo, sembrano le meno probabili. Ce ne sarebbe poi un'altra, non considerata dai media spagnoli: la possibilità e la potenza della Cina che avrebbe tutte le carte in regola per convincere Messi a diventare un brand mondiale con la maglia dell'Inter di Suning.

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