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Ousmane Dembelé ha vinto il Pallone d'Oro 2025. L'attaccante del PSG, che succede allo spagnolo Rodri, ha preceduto in classifica Lamine Yamal, che si è consolato con il premio di miglior giovane. Sull'ultimo gradino del podio il portoghese Vitinha, compagno di Dembelé al PSG. Nono posto per Gigio Donnarumma, eletto miglior portiere della stagione. Scott McTominay (Napoli) 18°, gli interisti Lautaro Martinez e Denzel Dumfries rispettivamente 20° e 25°. Luis Enrique ha vinto il premio come miglior allenatore.
Dembelé è il 6° calciatore francese nella storia a vincere il Pallone d'Oro dopo Raymond Kopa (1958), Michel Platini (1983, 1984, 1985), Jean-Pierre Papin (1991), Zinédine Zidane (1998) e Karim Benzema (2022). La Francia diventa così la nazione con più calciatori diversi che hanno vinto questo premio, staccando l'Italia e la Germania con cinque. Autore di 35 gol e 16 assist in 53 partite in tutte le competizioni, Dembelé, capocannoniere della Ligue 1 (21 gol), ha fatto sentire la sua voce anche in Champions League, con otto gol e sei assist, di cui due nella finale contro l'Inter del 31 maggio vinta per 5-0.
"Quello che è appena successo è eccezionale. Non ho parole. Vincere questo trofeo e avere Ronaldinho, una leggenda del calcio, che me lo consegna è davvero eccezionale. Sono orgoglioso di tutto ciò che ho realizzato durante la mia carriera". Così Ousmane Dembélé dopo la vittoria del Pallone d'Oro 2025. "Prima di tutto voglio ringraziare il Paris Saint-Germain, che è venuto a cercarmi nel 2023. Sono davvero una famiglia incredibile, sono stati eccezionali fin dal primo giorno. Il presidente Nasser, con cui sono sempre stato in contatto, è stato eccezionale con me - ha aggiunto - è come un padre per me. Volevo anche ringraziare tutto lo staff, l'allenatore Luis Enrique, che è anche lui come un padre per me; è stato una persona davvero importante per tutta la mia carriera, anche se non è ancora finita. Poi voglio ringraziare i miei compagni di squadra". Infine un pensiero anche alla Nazionale. "Vorrei ringraziare tutti i miei compagni, sono stati così importanti per me. Tutta la generazione con cui sono cresciuto nelle giovanili, e con cui ora mi ritrovo nella nazionale maggiore, l'allenatore (Didier Deschamps, ndr) che si è fidato di me per anni, nel bene e nel male. Ora speriamo di vincere una Coppa del Mondo per lui", ha concluso.