La seconda tappa del calendario va in scena sull'unico autodromo permanente visitato dal mondiale elettrico.
di Stefano Gatti
Ore di vigilia per i protagonisti del Mondiale di Formula E che nel weekend (di fatto nella sola giornata di sabato 12 febbraio) affronta il secondo dei suo appuntamenti. Dopo la doppia gara di Diriyah, a Mexico City va in scena una gara unica che non ammette errori: prove libere, qualifiche e appunto gara, tutto nell'arco di poche ore. Roba da massima concentrazione ma intanto - sul circuito intitolati ai fratelli Pedro e Ricardo Rodriguez - i piloti trovano ugualmente il modo di stemperare la tensione.
C'è chi si esercita con l'autostima, come il campione 2020 Anytonio Félix Da Costa...
chi non sta più nella pelle per scendere in pita, come la promessa yankee Oliver Askew...
e chi mette a lucido... l'armatura come l'eterno candidato (al titolo) Sam Bird!
Pronti e scalpitanti in vista del momento di mettersi al volante delle loro Gen2, i piloti del Mondiale elettrico si muovono ancora in borghese (ma già Nei rispettivi team colours) per il paddock dell'unico autodromo permanente visitato quest'anno dalla Formula E. In cerca di un riscatto dopo il "trascurabile" esordio saudita (chiuso a zero punti), il campione 2020 Da Costa mostra i muscoli (e le spalle) con il pari grado - in fatto di titoli - Nyck De Vries. Da parte sua, Bird sfoggia una doppia versione del proprio casco e improvvisa uno shooting fotografico (sicuramente a uso social) in piena pit lane.
Quanto ad Askew, il pilota statunitense del team Avalanche Andretti si mette le mani nei capelli e spera che l'approdo sul continente americano gli permetta di rimettersi un po' in pari con il compagno di colori Jake Dennis che sotto i riflettori di Ditiyah gli ha rifilato una discreta "paga"...! Poche ore ancora, poi sarà tempo di prove libere uno e due, seguite dalle qualifiche e dall'ex-prix messicano.