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Lustrini e muretti: il girone di ritorno del Mondiale parte dalla tappa più insidiosa e glamour

Il Mondiale elettrico fa tappa nel Principato per la sesta volta in nove anni 

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Lustrini e muretti: il girone di ritorno del Mondiale parte dalla tappa più insidiosa e glamour - foto 1
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Prova del nove a Montecarlo  per le ambizioni iridate di Pascal Wehrlein e della Porsche che nel doppio appuntamento casalingo di Berlino hanno efficacemente giocato in difesa, tattica che però a ben vedere non ha evitato al binomio di testa di finire sotto attacco da parte di Jauar e... associati. Sì perché nella nona tappa del Mondiale - la prima del girone di ritorno del calendario - Wehrlein scatta da quota cento punti tondi tondi ma il più diretto inseguitore... diretto lo è davvero! Vincitore di gara-due a Tempelhof, il neozelandese Nick Cassidy "attracca" la sua verde Gen3 Envision numero trentasette con powertrain Jaguar tra gli yachts del Principato con le migliori intenzioni di azzerare il gap di soli quattro punti che lo divide da Wehrlein. 

Lustrini e muretti: il girone di ritorno del Mondiale parte dalla tappa più insidiosa e glamour - foto 4
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A completare la top five della classifica generale in avvicinamento alla tappa monegasca in programma sabato 6 maggio (programma "all inclusive" di prove e gara concentrato in una sola giornata) sono nell'ordine Jean-Eric Vergne (DS Penske, 81 punti), Jake Dennis (Avalanche Andretti powered by Porsche, 80) e il vincitore di gara-uno a Berlino Mitch Evans con la Jaguar ufficiale (76 punti).

Solo il due volte campione Vergne insomma riesce al momento ad incrociare le traiettorie con i piloti Porsche e Jaguar. Del quintetto di testa oltretutto JEV è il solo ad aver già vinto l'E-Prix di Montecarlo: per la precisione nel 2019, l'anno prima dell'altolà imposto dall'emergenza sanitaria. "Pit stop" obbligato, dopo il quale la prova è ripresa nel 2021 con un paio di novità sostanziali: il passaggio alla cadenza annuale e l'adozione - anche per le monoposto elettriche - del tracciato "Grand Prix" al posto della sua versione ridotta (tutta ricavata alla zona del porto) che nelle prime due edizioni - 2015 e 2017 - aveva visto il dominio di Sebastien Buemi, compagno di squadra di Cassidy. Unico "repeat winner" nella Montecarlo elettrica", il campione elvetico era in entrambe le occasioni pilota di Renault e.dams. Sebastian la spuntò due volte di fila su Lucas Di Grassi e Audi ed entrambe le volte muovendo dalla pole position. 

Lustrini e muretti: il girone di ritorno del Mondiale parte dalla tappa più insidiosa e glamour - foto 2
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Ad imporsi sul nuovo (anzi, storico...) layout da tre chilometri e 337 metri (per diciannove curve) sono stati negli ultimi due anni Antonio Félix Da Costa (2021, DS Techeetah, attualmente sesto nel ranking con 68 punti) e Stoffel Vandoorne. Nel 2021 per DS Techeetah il pilota portoghese di Porsche (attualmente sesto nel ranking con trentadue punti di ritardo dal leader e compagno di squadra alla Porsche Wehrlein), dodici mesi fa il campione in carica belga (DS Penske) che nel 2022 ha impreziosito con la perla monegasca il suo titolo iridato "targato" Mercedes, attraversando per primo la linea del traguardo davanti alla Jaguar di Evans (che era scattato dalla pole position) e al "solito" Vergne, suo attuale compagno di squadra.

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