L'INTERVISTA

Formula E, Evans (Jaguar): "I migliori piloti non sono tutti in Formula 1"

Il pilota neozelandese: "La Jaguar è molto migliorata, fa rabbia restare fermi visto che andavamo così bene"

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Il campionato di Formula E è fermo, come tutto lo sport, per la pandemia di Covid-19. Tra i piloti fermi c'è anche il neozelandese Mitch Evans, secondo nella classifica mondiale 11 punti dietro Da Costa: "Non c’è dubbio che sia seccante stare fermo - ha raccontato il pilota Jaguar -. Quando le cose vanno così bene, quando sei in forma, vorresti correre tutte le settimane". Resta il buon inizio di stagione: "E' positivo essere secondi, ce lo siamo meritati. La Jaguar è molto migliorata su molti aspetti".

Come tanti altri piloti in questo periodo anche il talento neozelandese è coinvolto nelle gare online, inclusa la Race at Home organizzata dal campionato ufficiale di Formula E: "Non sono molto bravo, preferisco le gare reali, ma meglio di niente. Mi applico e non voglio perdere, ma ho fatto un sacco di incidenti" ha scherzato.

Campione di GP3 nel 2012, Evans ha gareggiato a lungo anche contro piloti ora in Formula 1 come Gasly e Giovinazzi: "Sono loro amico ed è stato bello sfidarli. Nel 2016 hanno fatto una grande stagione che li ha portati in Formula 1, ma negli anni precedenti stavo battendo Pierre. Tutti sapevamo di poterci battere a vicenda, ma si tratta di saper sfruttare le opportunità quando arrivano. Sono stati più fortunati e ora stanno costruendo una bella carriera in F1. Siamo in contatto e sanno che se le cose in F1 non dovessero andare bene, la Formula E è l'opzione migliore".

Evans non ha poi risparmiato una frecciata al paddock Formula 1: "Penso che nel nostro mondo sappiamo che non tutti i piloti migliori sono in Formula 1. Non posso fare dei nomi, perché mi metterei nei guai, ma ci sono una ventina di piloti GT e in altre categorie che avrebbero dovuto almeno avere l’opportunità di andare in Formula 1. Tuttavia, ci sono venti posti in griglia, quindi non si può dare questa possibilità a tutti e molto dipende dalla sorte. Sarebbe bello, anche per me, poter guidare e fare dei test, ma non tutti abbiamo avuto la nostra opportunità, a causa della politica e di altri aspetti. Molti degli attuali piloti in Formula 1 meritano di essere lì, ma non vale per tutti".

Ora c'è da capire come e se finire il campionato in Formula E: "L’ideale sarebbe riuscire ad allestire tre appuntamenti doppi, tre doubleheader per un totale di sei gare. Ma ovviamente nessuno sa se sarà possibile. Sarà da vedere mese per mese - ha concluso poi Evans -, ovviamente considerando di correre a porte chiuse, presumibilmente su circuiti cittadini che non abbiamo mai provato. Dobbiamo adeguarci. Speriamo solo che più avanti nel corso dell’anno non saremo ancora in questa situazione, anche perché possiamo darci settembre come termine massimo. Poi bisognerà cominciare a pensare alla prossima stagione".

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