FORMULA E

Formula E 2022, esordio sotto i riflettori di Diriyah, un circuito tra storia e modernità

Come un anno fa il Monfiale elettrico prene le mosse dal circuito cittadino realizzato alla periferia nordovest della capitale Riad.

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Il conto alla rovescia verso il debutto stagionale della Formula E in Arabia Saudita è ormai entrato nel vivo: saranno le due prove back-to-back in programma venerdì 28 e sabato 29 febbraio sul tracciato di Diriyah ad aprire l'ottava stagione del campionato cento per elettrico, dallo scorso anno Mondiale FIA. Si corre by night: riflettori accesi e... semaforo in spegnimento entrambi i giorni alle diciotto italiane.

Inaugurato nel 2018, il tracciato è stato sottoposto negli anni a pochissime modifiche e si trova nei pressi delle antiche mura (patrimonio UNESCO dell'Umanità) del quartiere di Diriyah, nella zona nordoccidentali della capitale Riad. Lungo 2495 metri, comprende ben ventuno curve e si divide in buona sostanza in due settori. Il primo (dalla curva uno alla quattordici) è piuttosto sinuoso ma scorrevole e ben raccordato. In un certo senso (anche se le velocità di percorrenza non sono paragonabili)  può ricordare lo "snake" del COTA di Austin - dove fanno tappa Formula Uno e MotoGP - ma soprattutto (per restare nell'area del Golfo, anzi proprio in Arabia Saudita) la sequenza di curve e controcurve del circuito della Corniche di Jeddah, la seconda città del Paese, dove lo scorso autunno è andato in scena il penultimo atto della sfida tra Max Verstappen e Lewis Hamilton.

Dalla curva 14 alla 21 il disegno del tracciato è ancora più filante, con un lungo rettilineo di ritorno verso quello di partenza/arrivo, interrotto solo dalla "esse" destra-sinistra delle curve 18 e 19. I record sul giro sono stati entrambi stabiliti nel 2021 in gara-due. Dall'olandese Robin Frijns (Envision Virgin)  quello assoluto, con la pole position messa a degno con il tempo di un minuto, sette secondi ed 889 millesimi. Dal suo connazionale Nyck De Vries con il tempo di un minuto, 8 secondi ed 811 millesimi al 20esimo giro della gara vinta da Sam Bird con la Jaguar e chiusa solo al nono posto dal pilota della Mercedes che si era comunque imposto in gara-uno, all'alba di una stagione che lo avrebbe poi visto campione del mondo con la Mercedes.

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