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IL COMMENTO

Zona d'ombra: Imola non sblocca la Ferrari

La gara di casa conferma solo... i dubbi della stagione più criptica nella storia recente della Scuderia

di Stefano Gatti
19 Mag 2025 - 11:03
 © Getty Images

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Ombrosa come un cavallo, anzi come un Cavallino: la SF-25 continua a rimanere un mistero per niente buffo. La progressione ferrarista dalla seconda metà dello schieramento alla zona centrale della top ten dell'ordine d'arrivo non basta a mettere il segno più nel bilancio... rosso della Scuderia di Maranello ad Imola. Come il Team Principal Frederic Vasseur ha immediatamente sottolineato ai microfoni, la settima tappa del Mondiale ha confermato lo status quo delle due precedenti a Jeddah e Miami: Ferrari in difficoltà in assetto da qualifica, più competitiva sul passo gara. Non basta appunto. Tre Gran Premi di fila (per non parlare dei quattro precedenti) senza un vero e proprio sostanziale passo in avanti. Non solo: la stessa performance in gara della SF-25 relega Hamilton e Leclerc a sgomitare nelle posizioni alle spalle del podio, raggiunto quest'anno dal solo Charles in Arabia Saudita, stornando (come riteniamo sia giusto fare) la vittoria Sprint di sir Lewis poco meno di due mesi fa Shanghai.

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Ad Imola Hamilton ha impiegato metà GP a liberarsi della Mercedes di Antonelli, mentre Leclerc ha dovuto ingaggiare la Williams di Albon, finendo per restituirgli la quinta posizione finale, allo scopo non rischiare una penalità: una direttiva dai box che il monegasco deve aver sofferto parecchio, come qualsiasi pilota in casi del genere, dopo aver semplicemente fatto il proprio mestiere. Il monegasco si è... adattato anche - a fine gara - a spiegare come la necessità di capire non sia solo un mantra sgradito al clan ferrarista prima ancora che a media e tifosi ma l'unico modo per trovare il filo giusto e poi tirarlo per venire fuori dall'attuale impasse. Perché poi proprio di questo si tratta. Anche l'atteggiamento dei due piloti (certo, legato all'andamento e all'esito delle rispettive prove) a volte non aiuta nella comprensione. Hamilton a fine gara traboccava soddisfazione, Leclerc faticava a nascondere la propria delusione. Non è una questione secondaria, nel momento in cui si tratta di scegliere una direzione (e una sola) e perseguirla fino in fondo.

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I tempi per il salto di qualità non sembrano brevi, gli obiettivi iridati di questa stagione sono ormai fuori portata e l'imminente GP di Montecarlo con il suo carattere di unicità potrebbe ulteriormente confondere le acque, magari regalando alla tifoseria rossa un sogno destinato però a durare lo spazio di un fine settimana. In attesa della "fatidica" Barcellona, il vero punto di svolta dell'intera stagione.

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