FORMULA 1

Tortu: "Sono abituato ad andare veloce in pista a piedi... ma in pista in macchina è davvero bellissimo”

Gli atleti italiani medagliati la scorsa estate alle Olimpiadi di Tokyo hanno vissuto una giornata particolare visitando la sede della Casa di Maranello.

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Sono già entrati nella storia dello sport come atleti olimpionici nei recenti Giochi di Tokyo ma per Filippo Tortu , Ruggero Tita (medaglie d'oro in Giappone) e per alcuni loro colleghi - ugualmente medagliati - si sono aperte le porte della leggenda: quella della Ferrari. Un'occasione speciale per i "nostri", alla scoperta del mondo del Cavallino Rampante. Sia nella fabbrica, sia al volante sulla pista di Fiorano. 

A portare a Maranello la magia delle vittorie tricolori in Estremo Oriente è stata una rappresentanza degli atleti azzurri tornati dal Giappone con una medaglia al collo, ad iniziare da quelle d'oro del velocista Filippo Tortu e del velista Ruggero Tita. Insieme a loro la schermitrice Martina Batini, la tiratrice con l'arco Lucilla Boari, il lottatore Abraham Conyedo Ruano, Mauro Nespoli lui pure arciere), Antonino Pizzolato (sollevamento pesi) e Lorenzo Zazzeri (nuoto). Alcuni di loro (Pizzolato, Nespoli e Conyedo)  hano così completato una full immersion nel mondo Ferrari che era iniziata lo scorso fin settimana all'Autodromo del Mugello, in occasione delle Finali Mondiali Ferrari.

Accolti dai lavoratori del Cavallino Rampante, i "nostri" hanno visitato i reparti Lavorazioni Meccaniche, Montaggio Motori e Montaggio Vetture, seguendo le varie tappe di produzione e di assemblaggio. Dopo aver ammirato le Ferrari di Formula Uno del passato e scoperto il nuovo edificio di Competizioni GT a Fiorano, gli olimpionici sono scesi in pista con gli istruttori del Corso Pilota per provare tutta l’adrenalina e il divertimento della guida in pista, a volante della F8 Tributo e della 812 Superfast. Senza dimenticare che lo scorso mese di settembre Marcell Jacobs aveva vissuto l'esperienza di un adrenalico giro di pista a Monza a bordo della Ferrari SF90 Spider guidata da Marc Gené, prima del Gran Premio d'Italia di Formula Uno, altra occasione nella quale molti dei nostri medagliati (compresa l'altra star di Tokyo Gianmarco "Gimbo"  Tamberi) si erano ritrovati, a poco più di un mese dalla conclusione dell'Olimpiade giapponese.

Filippo Tortu: È stato molto divertente guidare, quando schiacci sul pedale e voli.. Sono abituato ad andare veloce in pista a piedi ma in pista in macchina è davvero bellissimo”.

Lucilla Boari: “Sono appassionata di Ferrari in Formula 1, oggi mi sentivo una bimba al parco giochi, ho provato una adrenalina incredibile.. e tanto orgoglio italiano”.

Ruggero Tita: “Guidare una Ferrari è un sogno che si avvera. Come in tutto, parto molto forte e supero il limite, poi mi regolo sulle mie possibilità. È stato cosi, come in tutti gli sport. Una giornata spettacolare”.

Antonino Pizzolato: “Emozione unica, ho la passione dei motori da quando ero bambino. Dal vederla in TV a toccare con mano la vettura e salirci, è davvero un sogno che si avvera: sono felice”. 

Non resta che sperare che gli olimpionici di Tokyo, oltre a fare il pieno di emozioni "rosse", abbiano lasciato a Maranello almeno parte della magia dello straordinario 2021 dello sport azzurro!

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