Montreal crocevia del Mondiale, la Ferrari ancora in cerca del vero Hamilton

Unico Gran Premio overseas ad interrompere una sequenza di gara in Europa (iniziata ad Imola e al capolinea ancora in Italia, a Monza), quello del Canada è un crocevia importante anche se non decisivo del Mondiale che ha iniziato domenica 1. giugno in Spagna il secondo terzo del suo cammino. Montreal e il circuito "cittadino" intitolato a Gilles Villeneuve non sorridono più di tanto alla Ferrari, almeno in tempi recenti. Chiuda l'epopea-Schumacher (sei vittorie in otto anni dal 1997 al 2004), la Rossa ha occhieggiato una sola volta dal gradino più alto del podio: nel 2018 con Sebastian Vettel. Negli ultimi quindici anni infatti a fare incetta di vittorie sull'isola artificiale di Notre-Dame si sono alternate Red Bull e Mercedes, quest'ultima all'inizio (2010-2012) del periodo preso in considerazione come fornitrice di motori della McLaren.

Per la Ferrari c'è insomma una tradizione vincente da provare a riprendere e più sostanzialmente ci sono da confermare i timidi progressi del trittico Imola-Montecarlo-Barcellona che - grazie soprattutto ai due passaggi sul podio di Leclerc nel Principato di Monaco e in Spagna - hanno permesso alla Scuderia di rimontare Mercedes e Red Bull nel Mondiale Costruttori (peraltro già opzionato dalla McLaren), sorpassando entrambe proprio il primo giorno di giugno al Montmelò catalano. 

Il nodo vero però è un altro e non tormenta solo il ponte di comando di Maranello, ma anche quelli di Brackley e Milton Keynes. Con l McLaren padrona del campo sia tra i Costruttori, sia tra i Piloti (con Oscar Piastri e Lando Norris), il dilemma delle altre tre delle Big Four riguarda la necessità di dirottare energie e budget sul 2026 piuttosto che andare a caccia dei premi di consolazione di quest'anno, con il rischio però di perdere importanti chances che si potrebbero ancora presentare nei restanti quindici GP del 2025, compromettendo anche la classifica Costruttori. 

Tornando a Montreal, c'è da rilevare come (ed è accaduto già all'inizio del mese per quello di Spagna), Max Verstappen si presenta a Montreal come vincitore delle tre ultime edizioni del GP del Canada, dodici mesi fa davanti a Lando Norris e a George Russell, che era scattato dalla pole position. Un exploit invidiabile, certo, non tale però da lasciare tranquillo il quattro volte campione del mondo, visto il recentissimo e burrascoso precedente di Barcellona!

Oltre a Max, tra gli attuali protagonisti del Mondiale, solo altri due hanno attraversato per primi la linea del traguardo di Montreal: Fernando Alonso nel lontano 2006 con la Renault e Lewis Hamilton, che in Canada ha messo a segno la prima vittoria della sua carriera (con la McLaren) dodici mesi dopo lo stesso Alonso, in quella che era la sua rookie season nel Mondiale.

Da lì in avanti sir Lewis avrebbe alzato per altre sei volte la coppa del vincitore (altre due con la McLaren, quattro con la Mercedes): un settebello riuscito prima al solo Schumacher (con Benetton e Ferrari). E se fosse proprio Montreal il contesto giusto dare una bella lucidata al rosso fin qui opaco della sua Ferrari. Potrebbe essere una "giocata" di quelle si rischiose ma - eventualmente - parecchio remunerative!