FORMULA 1

"Mai più come quest'anno: il mio inverno rovinato", Hamilton caldissimo sul rinnovo per il 2022

Subito dopo il suo terzo successo stagionale, il leader del Mondiale lancia messagggi alla Casa di Stoccarda per l'inizio delle trattative.

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I suoi avversari - Max Verstappen in testa - possono rassegnarsi: Lewis Hamilton ha dato inizio con la vittroia di Barcellona al primo tentativo di fuga verso l'ottavo titolo ma in un certo senso sta già... pensando al nono. Forte del suo miglior avvio stagionale di sempre, il Re Nero infatti chiede a Toto Wolff ed alla Mercedes di sedersi in tempi brevi al tavolo delle trattative ed al tempo stesso chiede alla Mercedes stessa di farlo senza distogliere l'attenzione dalla missione più immediata.

"Non vogliamo ritrovarci bella posizione degli scorsi mesi di gennaio e febbraio. Mi ha rovinato l'intero inverno e non è stato molto utile nemmeno per Toto, in termini di relax. E stato un po' come non riuscire a 'staccare' mai veramente. Dobbiamo essere ragionevoli. Non dobbiamo precipitare gli eventi ma essere sensati ed iniziare a parlarne".

Delle lungaggini dello scorso autunno e dello scorso inverno Hamilton insomma sembra proprio non volerne più sapere. Il gioco delle parti ha influito - a suo dire - sul suo recupero invernale, su quello "stacco" deciso dal mondo della competizione (e da tutto il suo contorno) che - non a caso - era prerogativa di diversi campioni del passato: Ayrton Senna su tutti.

 "Le trattative sono molto complesse. Non è mai un processo semplicissimo, quindi speriamo di iniziarlo presto, ma senza interferenze sul Mondiale in corso. Dobbiamo ancora affrontare diciannove gare, però sarebbe bello trovare un accordo di massima prima della pausa estiva, in modo da avere un quadro della situazione più chiaro".

 

Nella sostanza, cosa può aver spinto Lewis ad una mossa apparentemente "prematura" o in qualche modo azzardata"? Beh intanto la consapevolezza della propria forza, messa in questo avvio di stagione ancor più in evidenza dalle performances "superiori" di Sakhir e di Barcellona. Oltretutto, Hamilton può far pesare - nella trattativa - i numeri da recordman assoluto nella storia della Formula Uno. A Barcellona il 36enna campione di Stevenaga è andato "in terza cifra" nel conto - tono tondo - delle pole positions, mettendo a poi a segno nel GP di Spagna la sua98esima vittoria. Insomma, "quota cento" è dietro l'angolo anche... sotto la bandiera a scacchi della domenica pomeriggio.

In attesa di un cenno - pubblico - di reazione da parte di Toto Wolff (in nome e per conto anche degli altri due azionisti Ineos e Daimler), conviene attenersi alla prospettiva del pilota e provare ad indovinarne il ragionamento. Più che in passato - visto la portata della minaccia rappresentata da Max Verstappen - Lewis può solo trarre un vantaggio da una battaglia affrontata con la mente sgombra da tutto. Anche e soprattutto da snervanti e dispersive schermaglie contrattuali. E più che in passato, "Hammer" deve cercare di mettere i puntini sulle "i" in vista dell'ormai certo approdo in squadra di George Russell. Oltretutto, il riferimento ad una trattativa da formalizzare entro l'estate, metterebbe Lewis in una posizione più sicura rispetto alla (per ora) fanta-prospettiva di un cambio della guardia tra Valtteri Bottas e la giovane promessa di King's Lynn sulla seconda W12 durante il Mondiale in corso.

 

Idealmente poi, il progetto di un prolungamento del contratto con Mercedes (indipendentemente dall'esito della "campagna" 2021) permetterebbe a Hamilton di andare a caccia del titolo anche con le Formula Uno "prossime venture", realizzate secondo il nuovo regolamento tecnico che - senza la pandemia - sarebbe entrato in vigore già quest'anno. Riuscire a battere tutti anche dopo questo passaggio di testimone impedirebbe ai sette/otto titoli di Lewis di "invecchiare" precocemente ed in un colpo solo. Hamilton verrebbe così ricordato come la superstar che ha chiuso un'era e ne poi ha aperto una nuova, invece che un campione del passato: il più grande ed a lungo impareggiabile, ma pur sempre del passato.

  

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