LA RICORRENZA

L'uomo della pioggia: Michael Schumacher inarrivabile a Barcellona '96, l'inizio dell'epopea rossa

Il 2 giugno del 1996 il tedesco metteva  a segno la sua prima affermazione al volante della Ferrari strapazzando la concorrenza: Alesi e Villeneuve con lui sul podio.

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Sono trascorsi venticinque anni dalla prima vittoria di Michael Schumacher con la Ferrari. In un Circuit di Catalunya completamente allagato dalla pioggia il tedesco - appena arrivato a Maranello per rilanciare le sorti della Scuderia - "stampava" il 2 giugno del 1996 il suo primo timbro vincente. Riuscì nell'impresa al termine di una performance dai contorni epici, dapprima duellando con Jean Alesi e Jacques Villeneuve, poi staccandoli nettamente: li avrebbe rivisti solo sul podio, al termine del limite regolamentare delle due ore di gara.

Partito male dalla seconda fila e sceso in settima posizione, alle spalle anche del compagno di squadra Eddie Irvine, Michael prese subito le misure all'asfalto attraversato in alcuni punti da insidiosissimi rivoli d'acqua ed al comportamento della sua monoposto, che non sarebbe stata esente da qualche problema...! L'irlandese finì ko già al secondo giro, il leader della gara (e campione del mondo a fine stagione) Damon Hill subito dopo. Schumi infilò in sequenza le Benetton di Gerhard Berger (quarto giro) e di Jean Alesi (nono giro), per poi andare  a prendere Jacques Villeneuve, superarlo al giro 12 ed involarsi verso la prima vittoria con la Rossa, nonostante appunto qualche noia al V10 della sua F310 (a tratti depotenziato da infiltrazioni d'acqua) dall'aspetto massiccio e ben poco filante, con un vantaggio finale di 45 secondi su Alesi e 48 su Villeneuve, (ma arrivato ad un certo punto fino al minuto pieno su più "immediato" inseguitore), superato nel finale proprio da Jean. Distacchi che rendono l'idea della superiorità di Michael quel 2 giugno del 1996 a Barcellona ma non quanto il miglior tempo sul giro in gara che il ferrarista stabilì con un vantaggio che ha ancora oggi dell'incredibile (due secondi e due decimi) su Rubens Barrichello (Jordan), autore della seconda perfomance del GP...!

In quel 1996 di conoscenza reciproca con la Rossa ed i suoi uomini, il tedesco avrebbe poi vinto altri due Gran Premi: in sequenza e su due tracciati per lui (e non solo per lui)  dall'altissimo significato: Spa-Francorchamps e Monza. Vittorie che gli avrebbero consentito di chiudere il Mondiale al terzo posto, alle spalle delle Williams prenditutto (ma non nelle condizioni-limite di Barcellona!) di Hill e di Villeneuve. E davanti ad Alesi e Berger (quarto e sesto della generale) con la Benetton che Michael aveva lasciato loro - dopo averle regalato due titoli consecutivi - per abbracciare la causa ferrarista. 

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