La località emiliana sta lavorando per conservare la tappa nel Circus
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La Formula 1 è pronta ad approdare a Imola per il Gran Premio dell'Emilia-Romagna e del Made in Italy, tuttavia l'attenzione è tutta rivolta al futuro. Il contratto fra l'Autodromo "Enzo e Dino Ferrari" e Liberty Media scade proprio quest'anno, motivo per cui servirà lavorare a fondo per mantenere l'appuntamento nel Bel Paese. La conferma arriva dal presidente dell'Emilia-Romagna Michele de Pascale che ha fatto un appello alle istituzioni al fine di fare squadra e dare buon esito alle trattative.
"La partita la dobbiamo giocare e la dobbiamo vincere e questa è la sfida che abbiamo nel prossimo mese. Questo è il luogo perfetto della Formula 1, per noi come sistema istituzionale non è una questione di budget. Il sistema Italia ha le risorse e le vuole mettere in campo, ciascuno è pronto a fare la propria parte, la Regione Emilia-Romagna ha già le risorse a bilancio per il 2026 - ha sottolineato il governatore citando San Marino nel corso della conferenza stampa di presentazione -. Non è una questione di Stati. Se serve un altro Stato abbiamo anche un altro Stato abbiamo già utilizzato in passato, è pronto a entrare in team e in squadra. Serve grande alleanza in maniera coesa, anche rifuggendo ogni forma di scaricabarile"
De Pascale punta anche sulla possibilità di recuperare anche l'edizione saltata nel 2023 a causa dell'alluvione che ha colpito Imola, un aspetto che potrebbe consentire di allungare la permanenza nel Mondiale di Formula 1: "È un'aspettativa da cui partiamo: nel momento dell'emergenza della Formula 1, Imola c'è stata, poi l'emergenza l'ha avuta Imola e ora ci aspetteremmo lo stesso - ha aggiunto il presidente della Regione Emilia-Romagna -. Però a noi interessa un accordo stabile e pluriennale".
Dello stesso parere anche il commissario straordinario ACI Tullio Del Sette che ha ribadito come il doppio appuntamento italiano sia fattibile: "Il fatto che ci sia Monza non impedisce che possa esserci Imola. È una questione anche di risorse, perché il fatto che si dica che c'è una lunga fila dietro che attende, chiaramente è evidenza il fatto che probabilmente le risorse finora spese non saranno sufficienti e quindi ci dovrà essere questa disponibilità. È soprattutto questo - ha aggiunto Del Sette a cui hanno fatto eco le parole del capo del Dipartimento dello Sport presso la presidenza del Consiglio dei ministri, Flavio Siniscalchi - Quello che quello che dobbiamo fare sia saper dimostrare capacità organizzativa. Questa macchina organizzativa di per sé ha già dato prova di grande efficienza. Il mio auspicio è che la grande capacità e la grande dimostrazione di efficienza di questo sistema possa essere usato per dare continuità a un'iniziativa che porta valore aggiunto non solo al territorio ma a tutto il nostro Paese. Il governo tutto credo che farà di tutto e di più, cosa che ha fatto oggi stesso essendo qui presente, nel voler davvero rafforzare sempre più questo gioco di squadra nell'ottica del raggiungimento di un obiettivo comune".
Nulla da escludere per il presidente e CEO di Liberty Media Stefano Domenicali che è intervenuto con un video-messaggio senza dare conferme: "Imola non è soltanto una tappa del calendario, ma un luogo simbolico carico di storia e significato per la Formula 1. È innanzitutto la Motor Valley, emblema di quell'Italia che innova, emoziona e compete ai massimi livelli. Questa terra rappresenta un unicum di eccellenza industriale, spirito imprenditoriale e cultura del saper fare - ha concluso Domenicali -. La Formula 1 ha da sempre un legame profondo con Imola che, non dobbiamo dimenticare, ha raccolto la nostra chiamata nel periodo del Covid quando non c'erano gare a sufficienza. Questo,ì ripeto, non dobbiamo mai dimenticarlo"