Appena la gara riparte le Ferrari cominciano a martellare, mentre le Frecce d'Argento appaiono decisamente più in difficoltà a gestire le alte temperature dell'asfalto ungherese con le supersoft. Poi, però, il problema che non ti aspetti: la SF70H di Seb accusa problemi allo sterzo, con la macchina che tira verso sinistra nel rettilineo.
Dopo la girandola dei pit-stop le gerarchie si ribaltano improvvisamente e le Mercedes cominciano ad avvicinarsi tantissimo alle Ferrari sfruttando le gomme soft. A poco più di 20 giri dal termine arriva l'ordine di scuderia: Bottas si scansa platealmente e lascia passare Hamilton, che comincia la caccia alle due vetture del Cavallino. Seb e Kimi, però, stringono i denti e alla fine il tre volte campione del mondo è costretto ad alzare bandiera bianca, restituendo il podio al compagno di team. A Spa, alla ripresa del mondiale, dovrà riprendere l'inseguimento da -14.
Domenica da ricordare, finalmente, per Fernando Alonso, che centra il miglior risultato stagionale con un bel sesto posto dietro alla Red Bull superstite di Verstappen e davanti alla Toro Rosso del connazionale Sainz, alle Force India di Perez-Ocon e all'altra McLaren di Vandoorne.