Mercedes fa 4 su 4
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Ferrari spettatrici: Vettel sul podio, Leclerc 5° dopo una bella rimonta
Valtteri Bottas vince il GP dell'Azerbaigian e conquista la seconda vittoria stagionale, riprendendosi la leadership del mondiale di F1. Il finlandese ha gestito alla perfezione una gara senza particolari sussulti, tenendosi alle spalle il compagno di team Lewis Hamilton (quarta doppietta consecutiva per la Mercedes) e la Ferrari di Vettel. Giù dal podio Verstappen con la Red Bull e Leclerc con l'altra Rossa dopo una bella rimonta.
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Baku, questa volta, non ha regalato sorprese. Nessuna Safety Car, nessun colpo di scena, nessun dramma: esattamente la gara che serviva alla Mercedes per portare a casa la quarta doppietta consecutiva, un'impresa mai riuscita prima a nessun team nella storia della Formula 1. Bottas si è preso di forza la vittoria e la leadership iridata (+ 1 su Hamilton) soprattutto grazie a una partenza impeccabile, in cui è stato fenomenale nel tenersi dietro un aggressivo Lewis. Poi è stata soprattutto gestione, anche quando il campione del mondo si è avvicinato di più negli ultimissimi giri. Valtteri ha dimostrato una volta di più di essere in piena lotta per il titolo e di essersi scrollato definitivamente di dosso l'etichetta di "maggiordomo".
Per la Ferrari è stata una gara da 6 stiracchiato: Vettel è salito sul podio, facendo di fatto il minimo indispensabile dopo il terzo posto in qualifica. Leclerc è stato autore di una prima parte di gara eccezionale, in cui è riuscito a sfruttare al meglio la mescola di partenza più dura, ma la strategia di tenerlo fuori il più a lungo possibile e la monotonia del GP non gli hanno permesso di compiere l'impresa. Alla fine è stato costretto ad accontentarsi di un buon 5° posto. Entrambe le Rosse, in ogni caso, non sono mai sembrate in grado di impensierire lo strapotere delle Frecce d'Argento e le classifiche sono sempre più impietose: 174 Mercedes, 98 Ferrari; Vettel a - 35 dalla vetta, Leclerc a - 40. Per il monegasco almeno la soddisfazione del giro veloce, conquistato grazie a un pit-stop a tre giri dalla fine.