IL MONDIALE TORNA IN EUROPA

Ferrari, missione rilancio: Leclerc a caccia della vittoria, Sainz punta tutto sulle curve di casa

L'ultima vittoria delle Rosse sul Circuit de Catalunya risale al 2013 con Fernando Alonso

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Due vittorie nei primi tre appuntamenti del Mondiale, poi una "flessione" che ha permesso a Max Verstappen di fare seguire i successi di Imola e Miami a quello di Jeddah: per Charles Leclerc e per la Ferrari è tempo di provare ad invertire la tendenza, riportare la Ferrari alla vittoria a Barcellona nove anni dopo Alonso e riequilibrare il confronto tra il monegasco (comunque leader con diciannove punti di vantaggio-104 ad 85), su quella che è anche la pista di casa dell'altro ferrarista Sainz che ha ritrovato a Miami la via del podio e - prima ancora - quella della bandiera a scacchi.

Vincere sull'asfalto amico è il sogno del madrileno che si è più volte detto sicuro di poter cambiare passo una volta rotto il ghiaccio con la vittoria. Potrebbe però essere anche un evento in qualche modo destabilizzante per la Ferrari stessa in una delle fasi più delicate del Mondiale con il rivale Verstappen in caccia e la certezza che l'unico pilota davvero provvisto delle risorse per contrastarlo è il monegasco. Ai suoi piloti la Ferrari metterà a disposizione dei propri piloti un primo pacchetto di aggiornamenti (di carattere aerodinamico, a partire da un nuovo fondo) che Mattia Binotto ed i suoi uomini avevano scelto di non far esordire ad Imola e Miami. Dove, e forse non è un caso, la Red Bull RB18 si era poi rivelata superiore alla F1-75

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Dopo la clamorosa ed isolata vittoria di Pastor Maldonado nel 2012 (la più "recente" per la Williams), l'ultima vittoria della Scuderia porta la firma di Fernando Alonso nel 2013 ma - per dirla tutta - nell'ultima decade appunto solo l'attuale pilota Alpine e... Max Verstappen sono riuciti a spezzare episodicamente lo strapotere catalano della Mercedes. Sette vittorie dal 2014 in avanti per le Frecce d'argento (e nere: una per Nico Rosber, sei per Lewis Hamiton, compresa la "manita" 2017-2021 del Re Nero, iniziata l'anno dopo lo straordinario successo del campione del mondo in carica olandese, nel giorno del suo debutto con la Red Bull al posto di Daniil Kvyat!

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Nella storia recente del Gran Premio di Spagna (quella iniziata trentuno anni fa, quando la prova ha esordito e trovato casa fissa al Circuit de Catalunya), Red Bull ha tagliato per prima il traguardo anche nel 2010 e nel 2011 (prima con Mark Webber, poi con Sebastian Vettel), mentre la Ferrari - oltre a quello di Alonso - può ugualmente vantare due affermazioni "back-to-back" del 2007 e 2008 (Felipe Massa e Kimi Raikkonen) ma soprattutto la collana di Michael Schumacher: con il poker 2001 e 2004 anticipato dal prestigioso "prequel" del 1996: prima vittoria del Kaiser con la Rossa nel diluvio. Clamorosa come quella di vent'anni dopo di Verstappen. Certo, propiziata dal patatrac tra Hamilton e Rosberg tre curve dopo il via.

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Si torna sempre lì insomma: alla supersfida tra Maranello ed i Tori. A meno che la Mercedes non faccia valere il proprio strapotere recente. Ma questa è tradizione, solo tradizione, che non regala centesimi di secondo, tantomeno assegna punti iridati!

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