FORMULA 1

Ferrari, Binotto: "La SF1000 è una vettura estrema"

Il team principal della Rossa: "La competizione è il nostro dna"

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"La SF100 è una vettura estrema: abbiamo lavorato tanto per migliorare ogni dettaglio", parola di Mattia Binotto dopo aver svelato la nuova Ferrari. Il team principal della rossa ha spiegato: "La competizione è nel nostro dna: questo è un anno importante e particolare. Dovremo lavorare in parallelo su due progetti: questo e quello del 2021 che abbiamo già iniziato perché ci sarà un cambio regolamentare epocale. Dobbiamo crescere ancora e imparare dagli errori fatti in passato". 

Il team principal ha spiegato le nuove caratteristiche: "Questa vettura può sembrare molto simile a quella dell'anno scorso ma è molto diversa. Abbiamo spinto i dettagli al limite per aumentare aerodinamica. Vogliamo una macchina adattabile in base ai circuiti e in base alle esigenze dei piloti. Abbiamo fatto sforzi per ridurre il peso e agito sulla power unit mantenendo prestazioni elevate".

"È un'emozione presentare la nuova Ferrari: questo è un anno particolare. Ci saranno i 70 anni di Formula 1 e i 1000 GP della Ferrari: noi siamo l'unica squadra che ha sempre preso parte al Mondiale. La competizione fa parte del nostro dna. Questa è la nostra 66.esima vettura: è frutto di impegno e sacrificio, tutti nostri valori di #essereferrari, Affronteremo due sfide in parallelo in questa stagione. Ora dobbiamo migliorare l'affidabilità ed è già partito il progetto 2021. Ci stiamo organizzando per questo cambio epocale", le parole di Binotto dal palco.

A chiudere la presentazione della SF1000 le parole del presidente Ferrari John Elkann: "La Ferrari ha dato il massimo quando è stata coesa. Gli uomini e le donne di Maranello sono sempre pronti, pieni di passione e competenze per raggiungere traguardi sempre più alti, sappiamo quanto la competizione sia forte, ma questo ha sempre dato un senso di forza e di stimolo. Sappiamo che tutto non si gioca in pista".

"Essere qui a Reggio - ha concluso mostrando una bandiera dell'Italia e una con lo slogan 'Essere Ferrari' - dove è nato il tricolore, a Reggio, qui in Emilia come la Ferrari, ci è sembrato che il miglior modo di rappresentare questo connubio è con le bandiere".

Prima le parole dell'amministratore delegato Louis Camilleri: "Vorrei salutare le istituzioni e le autorità della città che ci ospitano in questo bellissimo teatro. Ringrazio anche gli sponsor per il loro sostegno e la stampa presente che ci segue sempre molto da vicino. Voglio salutare la dirigenza Ferrari, circa 350 persone che lavorano nel reparto corso per sviluppare la vettura giorno e notte. Quaranta di loro lavorano con noi da più di 35 anni: sono eroi sconosciuti, ma li vorrei invitare ad alzarsi in piedi per ricevere l'applauso che meritano. Siamo molto concentrati sull'obiettivo finale: la vittoria. Abbiamo il talento per trasformare in realtà questa ambizione. Gestiamo la pressione in maniera positiva perché ci unisce e ispira a fare meglio. Posso garantire che siamo molto esigenti con noi stessi. La prossima stagione sarà un anno interessante e importante perché dovremo anche sviluppare una nuova vettura con il regolamento che cambierà: la squadra sarà molto impegnata. Sono fiducioso nel nostro gruppo di lavoro: c'è lo stesso spirito del nostro fondatore Enzo Ferrari. Il tempo ci è nemico e siamo concentrati per guadagnare ogni centesimo: lavoriamo giorno e notte pensando anche al futuro. Sono molto contento di come Mattia Binotto sta guidando la sqaudra, contiamo molto su Vettel e Leclerc. Hanno un talento incredibile e grande passione per la Ferrari".  

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