I motori prima di cinema, televisione e scrittura
Scrittore e romanziere di valore assoluto, talento creativo, artista eclettico, Giorgio Faletti è stato un intellettuale italiano popolare e trasversale, celebre anche a livello internazionale. C’è però un aspetto meno conosciuto che aggiunge fascino ad un personaggio davvero poliedrico: il suo amore verso i motori e le corse automobilistiche, in particolare i rally. Una specialità che a cavallo tra gli anni ’80 e anni ’90 viveva il periodo massimo di popolarità e che ha visto lo scrittore partecipare in prima persona, da pilota.
“Trovo difficile dire di fare lo stesso mestiere di Hemingway. In più sono stato anche un pilota. Non so se sono gentleman ma di sicuro non sono un driver.”
Definire il romanziere di Asti è complesso. Faletti nasce artisticamente a Milano in quel Derby Club frequentato all’epoca da Gianni Rivera e Bettino Craxi, lo stesso luogo dove artisti come Giorgio Gaber e Dario Fo hanno iniziato la carriera. Sempre qui, nel 1977 – mentre Sandro Munari e la Lancia Stratos dominavano i rally mondiali – Enzo Jannacci e Beppe Viola fondarono il Gruppo Repellente, composto tra gli altri da Diego Abatantuono, Massimo Boldi e lo stesso Faletti.