L'INTERVISTA

Verratti a Parigi: "Mi sento francese oltre che italiano. Un giorno chiederò la nazionalità"

Con 28 trofei conquistati è il calciatore più titolato del PSG: detiene il record di vittorie in Ligue 1, in Coupe de France, in Coupe de la Ligue e in Supercoppa francese

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Marco Verratti ha trovato la sua seconda casa a Parigi. La Francia è diventata un'altra patria per il centrocampista azzurro e da anni Verratti è una colonna del Paris Saint Germain. "Sono arrivato da un paesello abruzzese come Manoppello (poco più di 6 mila abitanti in provincia di Pescara) a una capitale come Parigi, dove sei immerso in tante culture, in un’età in cui ci si forgia il carattere. - ha raccontato il campione di Euro2020 a Sportweek - Parigi è una città fantastica e questo Paese mi ha dato molto. Anche per questo mi sento molto francese, pur restando italiano. Un giorno chiederò la nazionalità, visto che anche i miei figli sono nati qua".

Verratti ha poi parlato del suo compagno di squadra e nazionale, Donnarumma: "Il calcio è così: a luglio ti fanno re, a marzo ti tirano le pietre. Gigio è giovane ma ha già molta esperienza. Anche al Milan ha sofferto un po’, però lui è il nostro presente e futuro: siamo felici di averlo al Psg". E sull'esclusione dell'Italia da Qatar 2022: "È successo un disastro. Abbiamo vissuto emozioni molto contrastanti. Due mesi prima vinci l’Europeo, poi, tra episodi e sfortuna, non riesci più a vincere come prima. Purtroppo non ci sono più partite facili, se sbagli paghi. Abbiamo perso una partita e siamo fuori. Ma non va buttato tutto, abbiamo grandi capacità, un gruppo di talento, che gioca da squadra. Abbiamo vinto un Europeo quando tutti ci davano per morti. Da lì bisogna ripartire. Vogliamo tutti riportare l’Italia dove merita, al Mondiale".

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