Il difensore della nazionale francese, Jean-Clair Todibo, al centro di una polemica per aver riso durante il minuto di silenzio prima della partita Olanda-Francia, in omaggio alle vittime del conflitto tra Hamas e Israele e all'attentato commesso ad Arras, si è scusato e ha spiegato che la sua è stata "una risata nervosa". "Voglio dire la mia - ha detto oggi in conferenza stampa, alla vigilia dell'amichevole Francia-Scozia - a proposito della portata di questa situazione e dell'interpretazione che ne è stata data, abbastanza folle. Ho fatto una risata nervosa durante il minuto di silenzio ma in nessun caso ho preso in giro qualcuno. Il contesto era particolare, eravamo in mezzo alla tifoseria avversaria che aveva fatto certe battute e mi è venuta fuori questa risata nervosa. Ma voglio chiedere scusa a tutte le persone che si sono sentite offese, è il minimo che io possa fare, non c'è dubbio". "Sono turbato, perché ciò che è stato detto - ha continuato Todibo - mette in dubbio l'educazione che mi ha dato mia madre. Alcuni hanno detto che ho riso in questo minuto di silenzio perché prendevo in giro la morte di un insegnante, ma dovete sapere che mia madre ha lavorato nel settore della pubblica istruzione in Nazionale per più di 20 anni e io ho un enorme rispetto per queste persone. Potrebbe essere successo a mia madre". "Tutto ciò mi dà fastidio perché riflette un'immagine che non è la mia - ha concluso il difensore della Francia -. Penso di essere un ragazzo con un'ottima istruzione e che rispetta le persone che ha davanti". Prima delle scuse di Todibo, la commissione etica della Federcalcio francese aveva inviato una lettera al giocatore per chiedergli di spiegare il suo comportamento, riservandosi il diritto di deferirlo presso il comitato disciplinare.