Con l'esonero di Rolando Maran da parte del Cagliari, sale a 13 il numero delle panchine saltate in appena 26 giornate del campionato di calcio di Serie A: praticamente, una ogni due. Una media, quella dell'attuale stagione, che rischia - in proiezione - di eguagliare lo 'sprofondo' della stagione 2011/12, quando i tecnici licenziati furono addirittura 18.
Ad inaugurare la serie dei cambi è stato Eusebio Di Francesco che, il 7 ottobre scorso, dopo la 7/a giornata, si è accordato con la Samp per un divorzio consensuale, lasciando la squadra ultima in classifica con sei sconfitte e una vittoria. Al suo posto, sulla panchina blucerchiata, è arrivato il 12 ottobre Claudio Ranieri.
L'8 ottobre è toccato a Marco Giampaolo lasciare la guida del Milan col quale aveva vinto tre partite, perdendone quattro. Al suo posto il club rossonero ha chiamato Stefano Pioli.
Quindi è stato il turno di Aurelio Andreazzoli, sollevato dal proprio incarico sulla panchina del Genoa il 22 ottobre: Thiago Motta il sostituto.
Il primo novembre Igor Tudor è stato esonerato dall'Udinese che ha affidato la squadra friulana al vice Gotti.
Il 3 novembre Eugenio Corini ha lasciato la panchina del Brescia a Fabio Grosso: ma per l'ex azzurro campione del mondo l'avventura con la squadra lombarda è durata poco. Il 2 dicembre il Brescia lo ha sollevato dall'incarico, richiamando in panchina lo stesso Corini.
Il 10 dicembre il terremoto al Napoli: via Carlo Ancelotti e squadra affidata a Rino Gattuso.
Non ha mangiato il panettone nemmeno Vincenzo Montella, esonerato il 21 dicembre scorso dalla Fiorentina, che si è affidata a Giuseppe Iachini.
Prima della fine dell'anno, ha seguito la stessa sorte Thiago Motta, il quale non è arrivato a brindare per il nuovo anno sulla panchina del Genoa, visto che il 28 dicembre è stato sostituito da Davide Nicola.
A Walter Mazzarri, a inizio febbraio, il poco felice ruolo di essere il primo tecnico a perdere il posto in Serie A nel 2020, e il decimo stagionale, e la panchina del Torino è stata affidata a Moreno Longo.
Poi è toccato di nuovo ad Eugenio Corini, via per la seconda volta in stagione dal Brescia per fare spazio a Diego Lopez, ex pupillo del patron Massimo Cellino.
Il 10 febbraio è arrivata l'ufficializzazione dell'esonero di Leonardo Semplici da parte della Spal, che ha scelto Gigi Di Biagio.
Ora è la volta di Maran, il quale dopo il 3-4 subito ieri in casa dalla Roma paga la lunga serie di risultati negativi - 12 partite senza vittorie, con soli quattro pareggi - alla guida dei rossoblù che pure nella prima parte di stagione aveva brillato, sfiorando anche la zona Champions.
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