La classifica cannonieri è dominata da centrocampisti ed esterni, Bonazzoli della Cremonese la sola punta centrale con più di 3 gol
di Daniele PezziniQuella che sta entrando nel vivo è una Serie A sempre meno a misura di bomber. Le difficoltà di molte squadre, tra cui diverse big, nell'andare a segno con i loro centravanti sono ormai da qualche settimana argomento di analisi e discussione tra tifosi e addetti ai lavori, ma ora che siamo quasi a un quarto della stagione anche i numeri cominciano a confermare questo trend particolare. Un po' a causa di infortuni (vedi Lukaku e Thuram, giusto per fare due nomi), un po' per le difficoltà di adattamento a nuovi contesti (basti pensare ai vari Openda, David, Lucca, Gimenez, Ferguson...), i nomi degli attaccanti sono spariti dalle zone alte della classifica cannonieri, attualmente dominata da centrocampisti ed esterni offensivi.
In questo momento in cima ci sono Calhanoglu (5 gol in 7 presenze) e Orsolini (5 in 9), seguiti a quota 4 da Nico Paz, Anguissa, Pulisic, De Bruyne e dall'unico centravanti di ruolo con più di 3 gol all'attivo, ovvero Bonazzoli della Cremonese. A quota 3 comincia a intravedersi qualche bomber di razza, come Lautaro, Bonny, Thuram, Davis, Simeone e Vlahovic. Il dato complessivo è però emblematico: sono 62 i gol segnati da punte centrali nelle prime nove giornate di campionato, su 198 totali. Poco più del 31%.
Giusto per fare un raffronto, un anno fa di questi tempi 9 delle prime 10 posizioni della classifica marcatori erano occupate da centravanti (in testa c'era già Retegui a quota 10, seguito da Thuram a 7 e Vlahovic a 6), con il solo Pulisic come eccezione. Si era d'altronde segnato molto di più, considerando che erano già 266 le reti complessive messe a referto.
Attualmente l'Inter è l'unica squadra che non sembra soffrire troppo per questa tendenza generale, visto che comunque ha già 22 gol all'attivo, ben 6 in più di chiunque altro, messi a referto con 10 giocatori diversi, come solo l'Atalanta è stata capace di fare. Milan e Roma sono alle prese con le astinenze totali di Gimenez e Ferguson, l'Atalanta spera che Krstovic e Lookman possano ritrovare un po' di continuità, mentre la Juve si augura che l'arrivo di Spalletti possa dare una scossa a Openda e David, fin qui le brutte copie degli attaccanti visti in Germania e Francia. Infine c'è Conte, che ha bisogno innanzitutto di recuperare fisicamente Hojlund e Lukaku, aspettando segnali di vita dal pianeta Lucca. Insomma, si parla di un enorme potenziale di gol ancora non espresso e sul quale i tecnici sono chiamati a lavorare, perché la Serie A torni a essere terreno di caccia dei bomber.