STASERA AL MARADONA

Sarri torna a casa affamato di punti: Napoli-Lazio è molto più di un amarcord

La partita più intrigante della terza giornata è quella che andrà in scena alle 20,45 tra i campioni d'Italia e la squadra del loro ex allenatore

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Il sarrismo è nato a Napoli, è entrato nelle enciclopedie e, come sempre capita, ha diviso il mondo del calcio che, fatalmente, si deve sempre schierare pro o contro chi produce un calcio non omologato. Sarri è diventato lo Zeman 2.0 e si è tirato dietro etichette e antipatie scacciate a morsi sui filtri di sigarette. La scorsa stagione ha beffato al 'Maradona' uno Spalletti lanciato verso quel titolo che lui ha soltanto sfiorato nelle tre stagioni in azzurro. Ora vincere (o almeno tornare a casa con un punto) non è un modo per sognare l'Europa che conta. E' una necessità vitale visto lo zero in classifica della sua Lazio.

Per assurdo le due squadre sono praticamente le stesse di qualche mese fa, di quello 0-1 in cui Sarri ha saputo imbrigliare la geometrica fantasia dei futuri campioni d'Italia. Di diverso c'è l'allenatore del Napoli, Rudi Garcia, che, forte dell'intelligenza creativa che caratterizza gli allenatori eclettici, ha mantenuto le logiche sopraffine del passato spallettiano, lasciando ai suoi la libertà di ripercorrere e inseguire tracce e spazi mandati a memoria nel biennio del maestro di Certaldo. Di suo ci ha aggiunto quel filo di pragmatismo in più che non fa indugiare la squadra nel palleggio basso ma la rende più verticale. Si spiega anche così il fatto che il perno dello spallettismo recente, Lobotka, tocchi meno palloni rispetto a un anno fa. Arrivare subito verso le folate di Kvara e Osimhen, insomma, è il nuovo che avanza in casa Napoli. La squadra che scenderà dall'inizio in campo è la stessa di un anno fa, senza però quel Kim che assicurava chiusure e recuperi al limite dell'umano.

Anche Sarri riparte dal recente passato nell'undici titolare, con il piccolo particolare di dover fare a meno del suo giocatore migliore, Milinkovic-Savic, sedotto dai petroldollari sauditi. Ci sarà Kamada al suo posto, non certo il meglio che ci si possa augurare, visto lo stato di forma delle prime due uscite del giapponese. La Lazio è a quota zero e non può più sbagliare. Sarri ritenterà lo scherzetto di qualche mese fa, anche se il blocco centrale per isolare Lobotka e impedire al Napoli le uscite consuete non avrà lo stesso effetto contro una squadra che non disdegna la giocata lunga. Sarà interessante vedere l'altezza della difesa biancoceleste per capire se la linea starà a ridosso del centrocampo, per stroncare con il fuorigioco le volate del nigeriano e del georgiano. Di certo sarà difficile annoiarsi. 

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