VERSO NAPOLI-INTER

Mezzo scudetto nel tardo pomeriggio: Spalletti-Inzaghi, una sfida da brividi

Al "Maradona" va in scena una partita ad alta quota che può già dire molto per il titolo di campione d'Italia

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Innanzitutto i numeri, che solitamente non mentono e riescono a rendere un po' più oggettivo anche lo sport più situazionale del mondo. Napoli e Inter sono distanziate in classifica da un solo punto (a favore nerazzurro), hanno rispettivamente la percentuale migliore di possesso palla e il numero più alto di tiri in porta, la difesa più impenetrabile e l'attacco più prolifico. Anche se, forse, per capire che ci troviamo di fronte a due grandi squadre, basta osservare la sintesi della partita d'andata: un 3-2 per la formazione di Inzaghi arrivato al termine di una partita che non ha certo annoiato nessuno. 

Già, perché la realtà è che Napoli e Inter cercano comunque di giocarsela. Spalletti con la ricerca continua di linee di passaggio per guadagnare spazio in avanti e sfruttare le doti nell'uno contro uno dei suoi giocatori di maggior classe, Inzaghi strutturando e destrutturando la disposizione dei suoi a seconda del sistema scelto dagli avversari per affrontare le uscite nerazzurre. Difficile immaginare una partita noiosa, anche se nel calcio tutto è possibile. Saranno fondamentali le letture dei difensori dell'Inter dei movimenti degli esterni alti del Napoli, lasciando a Perisic e Dumfries le avanzate di Di Lorenzo e Mario Rui, con gli intermedi Barella e Calhanoglu pronti a scalare sui tagli verso l'interno di Insigne e Politano, per non far uscire troppo dalla linea difensiva Di Marco e Skriniar.

Dall'altra parte la priorità sarà quella di non permettere a Dzeko e Lautaro ricezioni troppo comode nel tentativo di risalita affidato ai loro movimenti verso il centrocampo. Il ritorno di Koulibaly, in questo senso, è la garanzia migliore per Spalletti. Particolarmente interessante anche il duello Brozovic-Zielinski, con Lobotka e Fabian Ruiz chiamati ad alternare scalate in avanti, in situazioni di pressing alto, su Calhanoglu e Barella, a gestione della posizione per raddoppiare sui movimenti incontro degli attaccanti nerazzurri. Mentre i difensori dell'Inter dovranno essere bravi a capire quando sganciarsi e quando restare in posizione per le marcature preventive su un fulmine come Osihmen. Una sfida, insomma, ricca di duelli, di mosse e contromosse e di classe individuale. 

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