VERSO IL DERBY

Lukaku-Ibra, bomber a confronto: la sfida tra potenza e classe 

Inter-Milan è anche lo scontro tra due degli attaccanti più letali del calcio mondiale

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Uno ha 27 anni, l'altro 39. Uno è devastante quando dà le spalle alla porta avversaria, per la facilità nel fare perno sul marcatore e girarsi, l'altro viene a prendersi il pallone sulla trequarti ed è capace di invenzioni sublimi per i compagni. Eppure Lukaku e Ibrahimovic sono molto più simili di quanto si possa pensare. Innanzitutto nella capacità impressionante di trovare la porta avversaria e poi per la posizione in campo. Talmente simili che tre anni fa, al Manchester United, il belga si lamentava di essere costretto ad allargarsi sulle fasce per lasciare il cuore dell'area al più prestigioso collega svedese. 

Il derby, insomma, vivrà anche della sfida tra i due bomber. Ibra è stato bloccato dal virus ma aveva iniziato la stagione così come aveva terminato quella precedente. La doppietta decisiva al Bologna alla prima, insomma, aveva proprio le caratteristiche di un manifesto programmatico. E siamo tutti pronti a scommettere che vivrà questo Inter-Milan come la prova migliore di come per lui il Covid sia stato solo una lieve scocciatura.

Dall'altra parte c'è un giocatore che, al debutto in serie A, è stato capace di mettere a segno 23 gol con una media di 0,67 centri a partita. La migliore della sua carriera. E i dati dell'inizio di questa stagione sono ancora meglio: in cinque partite ufficiali, disputate finora, tre con l'Inter e due con il Belgio, ha già messo a segno 6 reti. Solo Haaland sta viaggiando alla media dell'interista. 

Se qualcuno avesse ancora bisogno di stimoli per seguire questo Inter-Milan, insomma, la sfida nella sfida tra i due bomber è un motivo più che sufficiente. 

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