Inter-Parma, disastro arbitro e Var. Handanovic: "Gol di Dimarco da annullare"

Mancano un rosso a Gagliardini, uno a Stulac e un rigore per i nerazzurri. Spalletti: "Mani clamoroso"

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Il disastro arbitrale che si è consumato in Inter-Parma è ascrivibile non solo alla condotta negativa del direttore Manganiello ma anche agli interventi mancati da parte del Var Rocchi. Una combinazione di errori figli anche della nuova direttiva IFAB, ratificata prima dei Mondiali, che ha cambiato la direttiva per l'intervento del Var, da "chiaro errore" a "chiaro ed evidente errore". Una sfumatura che ha fatto sì che l'utilizzo del Var venga clamorosamente limitato.

L'Inter si è lamentata, ma anche il Parma ha di che recriminare, se è vero che a termini di regolamento i nerazzurri dovevano restare in 10 per l'espulsione mancata a Gagliardini al minuto tre. Ma le proteste dei nerazzurri, che si sono fatti sentire con Spalletti ma soprattutto con Handanovic, si riferiscono al rigore non concesso per il mani di Dimarco e anche per il gol del terzino del Parma, con Handanovic impallato da due giocatori ospiti in netto fuorigioco e che gli ostruivano la visione della palla.

Sono tanti gli episodi toppati in pieno da Manganiello, che aveva Rocchi come Var. Il primo episodio al terzo minuto quando Gagliardini entra duramente su Barillà: gamba alta e tesa, colpo pericoloso all'altezza del ginocchio. Un "fallo grave di gioco" che Manganiello nemmeno sanziona. E questo fatto, il mancato fischio, sottolinea ancor più il mancato intervento del Var che doveva richiamare il direttore di gara: con una on-field-review Gagliardini sarebbe stato espulso, non ci sono dubbi.

L'errore più incredibile di Manganiello, però, arriva poco dopo: l'Inter è pronta a battere un corner velocemente con Perisic ma Sepe, portiere del Parma, per permettere ai compagni di posizionarsi, butta in campo un altro pallone. Un fatto che comporta l'ammonizione automatica, che non arriva. Il pallone non era ancora in gioco, se lo fosse stato l'arbitro avrebbe dovuto concedere rigore per l'Inter. In questo caso manca l'ammonizione. Manganiello poi ammonisce Stulac per un intervento da rosso a centrocampo su Gagliardini: il Var non interviene perché ritiene che l'arbitro abbia visto e giudicato, ma è un altro episodio che poteva essere rivisto.

I due casi più clamorosi sono poi quelli del mancato rigore e del gol di Dimarco. Manca il rigore per l'Inter, perché il tiro-cross di Perisic viene deviato dal braccio di Dimarco. L'arbitro è impallato da due giocatori e non vede, non si spiega il mancato intervento di Rocchi per una on-field-review che avrebbe sicuramente fruttato un rigore per l'Inter: il tocco di braccio è evidente, non importa che ci sia stato o meno (non è chiaro) un tocco anche di gamba precedente. Non serviva nessuna sanzione per Dimarco perché, guardando la traiettoria, il pallone non era diretto in rete.

Poi c'è il gol di Dimarco, bellissimo: ma al momento del tiro due giocatori del Parma erano in fuorigioco e ostruivano la visuale ad Handanovic, che non ha visto partire il sinistro del terzino. Un'altra situazione che meritava una on-field-review (l'arbitro di campo doveva valutare se la posizione dei due giocatori in offside era punibile) e un gol che andava sicuramente annullato.

Samir Handanovic a fine partita si è arrabbiato per le decisione dell'arbitro e ha anche spiegato il motivo per il quale non si è tuffato in occasione del tiro di Dimarco: "Il fuorigioco in occasione del gol? Non ho visto partire il tiro avendo la visuale coperta ma non cerchiamo alibi. E c'è anche un rigore clamoroso per noi sul quale si è fatto finta di niente".

"Il rigore che ci è stato negato è clamoroso". Non usa giri di parole il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti dopo la sconfitta con il Parma. "Il tocco con il braccio di Dimarco è chiaro e davvero clamoroso", prosegue l'allenatore toscano. "Non ci sono dubbi sia rigore, tocca la palla e la manda via con il braccio, con il gomito. Si vede nettamente. E poi mi è dispiaciuto il loro ostruzionismo, già nel primo tempo".

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