DERBY AL TOP

Inter-Milan, il Derby si vince a centrocampo: nuovi equilibri tra muscoli e tecnica

La sfida tra Inzaghi e Pioli avrà nuovi interpreti, ma nel mezzo del campo le due squadre si giocano molto

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Quando Inter e Milan si affrontano, che sia Serie A, Champions League o qualsivoglia competizione, non è mai una partita come le altre. L'ennesimo Derby nelle prime giornate di campionato non toglie significati a una sfida che con Simone Inzaghi e Stefano Pioli sulle panchine di Inter e Milan sta assumendo connotati importanti finanche a livello internazionale. Dal 2022 col match vinto in rimonta dai rossoneri con Giroud alla più recente semifinale di Champions League tintasi di nerazzurro, tra queste due squadre c'è sempre stato tutto quello che si può chiedere a una rivalità: agonismo, competitività, trofei in palio e sfottò.

Questa volta non sarà diverso, anzi. Seppur protagoniste sul mercato con tempi e modalità diverse, Inter e Milan si ritrovano di fronte a punteggio pieno e con in palio il primato in classifica oltre che la superiorità cittadina, che male non fa. La rivoluzione di mercato però sposterà almeno un equilibrio: quello a centrocampo. Se i nuovi volti dell'Inter non hanno ancora trovato spazio nell'undici titolare di Inzaghi ad eccezione di Thuram e Sommer, il reparto centrale del Milan è nuovo negli interpreti e nello schieramento.

Inter-Milan, il Derby si vince a centrocampo: nuovi equilibri tra muscoli e tecnica - foto 1
© Getty Images

MUSCOLI E QUALITA' - Nelle recenti sfide tra Inter e Milan la squadra di Inzaghi ha dominato il gioco in mezzo al campo sapendo unire qualità tecniche a una fisicità importante. Proprio su questo aspetto però il Milan appare rivoluzionato a partire dal modulo a 3 a centrocampo che porta un uomo in più in mezzo seppur con ampia liberta di inserimento. Se Loftus-Cheek e Reijnders hanno portato giocate di qualità nel campionato italiano, a stupire è stata la "gamba europea" (citazione di Ivan Juric dopo Milan-Torino 4-1) che anche contro la Roma in campionato ha fatto la differenza.

Il compito per arginare il trio composto da Barella-Calhanoglu-Mkitaryan è arduo, ma la differenza si è assottigliata dal punto di vista della quantità e della qualità.

GLI INSERIMENTI - Sia nel 3-5-2 di Inzaghi che nel nuovo 4-3-3 di Pioli il ruolo della mezzala è chiave. Da una parte Barella e Mkhitaryan, dall'altra Loftus-Cheek e Reijnders nelle prime due giornate hanno partecipato attivamente alle azioni dei gol, portando in dote un buon bagaglio di soluzioni alternative che rendono imprevidibile gli attacchi e per questo ancora più efficaci. Se da una parte come nella passata stagione si trova sempre il modo di dialogare con Lautaro o lanciare Thuram come si faceva con Lukaku, dall'altra i nuovi palleggiatori rossoneri possono combinare con Leao e Pulisic - sinistra e destra - rendendosi pericolosi sui due lati del campo.

Inter-Milan, il Derby si vince a centrocampo: nuovi equilibri tra muscoli e tecnica - foto 2
© Getty Images

REGIA - La vera grossa differenza nel reparto di centrocampo di Inter e Milan sta nel ruolo del centrocampista centrale. Da una parte c'è Calhanoglu - inviperito ex - che con il suo calcio, la qualità e l'agonismo recita una versione moderna del classico playmaker con licenza di calciare dalla distanza. Dall'altra c'è Krunic, un equilibratore chiamato più a fare ordine in mezzo al campo con calma e lucidità che a costruire gioco.

Insomma, il Derby del 16 settembre sarà interessante anche per vedere uno sviluppo totalmente nuovo in questa partita. La chiave per battere il Milan Simone Inzaghi ha dimostrato di averla trovata vincendo gli ultimi quattro derby con un risultato complessivo di 7-0, ma qualcosa è cambiato e nuovi equilibri vanno settati.

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