L'ANALISI

Inter capolista sempre più solida ma il Milan è tornato e ci crede

Contro la Lazio i nerazzurri conquistano l'8.a vittoria consecutiva, i rossoneri ritrovano vecchie certezze

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"Questa sofferenza non la ricordavo". Una battuta scherzosa quella del presidente dell'Inter Steven Zhang alla squadra negli spogliatoi dopo gli elogi per la vittoria sulla Lazio che regala ai nerazzurri il controsorpasso in testa sul Milan, capolista per qualche ora. Un successo quello sulla squadra di Sarri che conferma ancora una volta la solidità del gruppo di Inzaghi. L'Inter subisce il gol del pareggio di Immobile per una distrazione della difesa ma poi sono proprio i difensori a firmare l'ottava vittoria consecutiva, con Bastoni nella veste insolita di bomber e assist-man con il suo cross 'da trequartista' per la testa di Skriniar. E il numero di marcatori stagionali sale a quota 16.

L'Inter dunque supera il primo ostacolo di un ciclo di ferro riportandosi a + 1 sul Milan ma con una gara in meno, quella di Bologna. E ora sotto con il secondo, mercoledì sera a San Siro contro la Juve in Supercoppa, con il presidente Zhang spettatore desideroso di portare a casa il suo secondo trofeo dopo lo scudetto, cui seguiranno le sfide in campionato contro Atalanta, Milan e Napoli. La squadra di Inzaghi si tiene la vetta ma dietro il Milan non molla.


A Venezia i rossoneri vincono facile conquistando il terzo successo consecutivo ma soprattutto, nonostante le assenze, ritrovano il vecchio spirito di squadra e quella facilità di gioco che la crisi di novembre-dicembre aveva offuscato. Merito di un asse Leao-Theo Hernandez che funziona a meraviglia, di un Tonali sempre più padrone del centrocampo e di un Ibrahimovic che fa del Venezia l'80.a squadra contro cui ha segnato nei maggiori cinque campionati europei: al 2000 a oggi lo svedese è il secondo giocatore a raggiungere questo traguardo dopo Cristiano Ronaldo. "Avrei preferito giocare ancora le coppe anche se ora può essere un vantaggio", ha ammesso dopo il 3-0 in Laguna Stefano Pioli, che comunque continua a nascondersi: "Inter ancora favorita, ma Milan è ora più maturo".

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