GIUDICE SPORTIVO

Serie A, Giudice sportivo: due giornate a D'Ambrosio, una a Paredes

Squalificati per un turno anche Cristante e Marusic dopo il parapiglia nel finale del derby

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Serie A, Giudice sportivo: due giornate a D'Ambrosio, una a Paredes - foto 1
© Getty Images

Mano pesante del Giudice sportivo nei confronti di Danilo D'Ambrosio dopo le tensioni nel finale di Inter-Juventus. Il difensore nerazzurro è stato squalificato per due giornate (più un'ammenda di 5000 euro) "per condotta gravemente antisportiva: per essersi, al termine della gara, avvicinato a un calciatore avversario, reagendo alle provocazioni del medesimo, stringendogli per pochi istanti la parte posteriore del collo, reiterando l’atteggiamento aggressivo dopo il tentativo da parte dell’arbitro di separarli, trattenuto a fatica dai compagni e dai componenti della propria panchina". Una giornata, invece, all'altro protagonista della rissa, Leandro Paredes (10000 euro di multa per lui): "per avere, al termine della gara, assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti di un calciatore della squadra avversaria, cercando, dopo il tentativo da parte dell’Arbitro di separarli, di avvicinarlo nuovamente, venendo trattenuto a fatica dai compagni e dai componenti della propria panchina". Multati (1500 euro) per proteste anche Brozovic, Barella e Danilo.

Un turno di stop anche per Bryan Cristante e Adam Marusic, anche loro protagonisti di un parapiglia nel finale del derby della capitale. Il romanista (10000 euro di multa) è stato sanzionato "per avere, al termine della gara, in reazione alla provocazione di un calciatore avversario, assunto un atteggiamento aggressivo nei confronti del medesimo, non riuscendo nell’intento di affrontarlo in quanto fermato da un Assistente".

Il laziale (15000 euro di multa) "per avere, al termine della gara, assunto un atteggiamento gravemente provocatorio e volgare nei confronti dei calciatori della squadra avversaria, causando la reazione dei medesimi e dell’intera panchina".

Una giornata anche a Ibanez (doppio giallo nel derby) e a ben 12 giocatori che erano in diffida: Coppola del Verona, Izzo e Pessina del Monza, Maleh e Umtiti del Lecce, Becao, Perez e Walace dell'Udinese, Nuytinck della Sampdoria, Nzola dello Spezia, Rabiot della Juventus e Mancini della Roma.

Grossi grattacapi per Mourinho in vista della gara con la Samp del 2 aprile: l'unico difensore disponibile sarà Smalling (Kumbulla ha ancora una giornata da scontare). Nessun provvedimento per lo Special One, né per Claudio Lotito, dopo la lite tra i due.

A proposito di allenatori: una giornata di squalifica e multa (rispettivamente di 15000 e 10000 euro) per Sottil dell'Udinese e per il collaboratore tecnico di Mourinho, Nuno Santos. Il primo "per avere, al 47° del primo tempo, uscendo dall'area tecnica, contestato con veemenza una decisione arbitrale, urlando con atteggiamento aggressivo e reiterando tale atteggiamento con il Direttore di gara che attendeva davanti ai suoi spogliatoi"; il secondo "per avere, al 44° del primo tempo, alzandosi dalla panchina, assunto un atteggiamento minaccioso nei confronti di un calciatore della squadra avversaria, cercando il contatto fisico con il medesimo che non riusciva per l'intervento del Quarto Ufficiale, ma causando nervosismo tra le due panchine: recidivo". Una giornata anche per Ianni della Lazio "per avere, al 44° del primo tempo, abbandonato la propria postazione, cercato di affrontare il preparatore della squadra avversaria".

Infine pioggia di ammende sulle squadre per lanci di oggetti e fumogeni dagli spalti: 8000 euro all'Inter, 6000 alla Lazio, 4000 ad Atalanta e Roma, 3000 a Bologna e ancora Roma (per il ritardo a inizio ripresa), 2000 a Salernitana e Udinese.

SUPPLEMENTO D'INDAGINE PER I CORI ANTISEMITI DALLA CURVA DELLA LAZIO

"Il Giudice sportivo, in ordine ai cori beceri e offensivi, di matrice anche religiosa, che risultano essere stati rivolti prima e durante la gara dalla totalità della tifoseria assiepata nella Curva Nord nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria, e che risultano essere stati percepiti nella maggior parte dell’impianto, deciderà entro e non oltre il 4 aprile 2023 in relazione anche all’esito degli accertamenti in corso e avuto riguardo al comportamento e alla collaborazione della società nell’attività di individuazione dei responsabili e degli ispiratori, nonché nel prevenire il ripetersi di simili deprecabili manifestazioni. Dispone che, nelle more, la Procura federale fornisca ogni elemento utile alla decisione, acquisito anche dai responsabili dell’Ordine pubblico, che emergesse dalle indagini in corso e da quelle già avviate per fatti similari".

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