Buoni e Cattivi: Vecino e Lautaro hombres del partido

In una giornata in cui si segnano 42 gol, resta a secco solo la Juve...

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Una giornata scoppiettante: 42 gol complessivi, alla media di poco più di 4 a partita. Una giornata che certifica la prima sconfitta della Juventus e il risveglio dell'Inter nella partita più attesa, il derby. Curiosità: delle venti squadre di Serie A, a questo giro solo una è rimasta a secco: incredibile ma vero, la Juventus. Il derby, dicevamo: Inter in vantaggio quasi per tutta la partita dopo il gol apri-partita di Vecino. Milan in costante rincorsa e quasi sempre in partita (solo sei minuti è durato lo 0-2 e tre minuti l'1-3) ma sorpassato dai nerazzurri al terzo posto.

PREMIO CAPITANO (POCO) CORAGGIOSO - Nel gol di Vecino si fa rubare il tempo dall'uruguaiano che ci mette la zampata giusta, nel raddoppio interista assiste passivo al colpo di testa di De Vrij. Una serataccia, insomma, per Romagnoli. Il capitano rossonero - come l'intero reparto arretrato - veniva da una striscia di partite positive. Ma contro l'Inter ha toppato.

PREMIO DERBY AMARO - Tre gol sul groppone sono un bel fardello anche per un gigante come Gigio Donnarumma. Che con il derby non ha esattamente un bel rapporto. Ne ha giocati sette con il seguente bilancio: una vittoria, 3 pareggi e 3 sconfitte. Non lo vince da più di tre anni, avendo potuto festeggiare solo il primo derby giocato, quello del 31 gennaio 2016 finito 3-0. Da quella sera, mai pIù una gioia e la bellezza di 11 reti subite in 6 stracittadine. Già, perchè tra i pali milanisti, nel successo 1-0 in Coppa Italia del dicembre 2017, c'era un Donnarumma ma era il fratello Antonio. Nella sfida di ieri non si è macchiato di papere clamorose, anche se in occasione del primo gol su quel cross di Perisic un portiere della sua fisicità doveva farsi "sentire" di più, uscendo in presa alta.

PREMIO CILECCA - Nel primo tempo non ha visto palla, servito poco e male da Suso e Calhanoglu. Nella ripresa è andato vicino al gol-prodezza con un colpo di tacco uscito di poco. Questa volta il Pistolero Piatek ha fatto cilecca. Non solo per colpa sua.

PREMIO SINCERITA' - Come in tutti i dopo-partita, Rino Gattuso non si smentisce. Riconosce i meriti degli avversari ed esprime tutta la sua amarezza per la sceneggiata di Kessie dopo la sua sostituzione, con quel litigio plateale con Biglia. Una scena brutta, secondo Gattuso, quanto la sconfitta sul campo. Una baruffa che poi i due contendenti hanno cercato di mitigare presentandosi insieme davanti a telecamere e microfoni.

PREMIO CONTROSORPASSO - Fresco di sorpasso in campionato e di eliminazione in Europa League, Spalletti nel derby si giocava il futuro (anche quello prossimo...): vittoria e controsorpasso puntellano la panchina del tecnico toscano. Con una prestazione di carattere e sostanza.

PREMIO HOMBRES DEL PARTIDO - Vittoria molto "rioplatense" quella dell'Inter. Apre l'uruguagio Matias Vecino con una zampata da centravanti opportunista, chiude l'argentino Lautaro Martinez, implacabile dal dischetto. Entrambi autori di una prestazione "con huevos", per dirla con Simeone.

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