IL BILANCIO

Serie A: Napoli inarrestabile, il Milan ci crede e la Juve è in ripresa

Inter e Roma inseguono, Atalanta vittima di alti e bassi

  • A
  • A
  • A

Archiviata la settima giornata, il campionato si ferma per la seconda sosta delle Nazionali. La stagione è ancora lunga e piena di insidie, ma è già possibile tracciare un primo e provvisorio bilancio. Il campo per ora ha detto che Napoli e Milan sono le squadre più solide e che giocano meglio e con pieno merito guidano la classifica. La squadra di Spalletti è ancora a punteggio pieno, trascinata da un Osimhen in grandissima forma, quella di Pioli è una perfetta orchestra anche senza il suo grande solista, Zlatan Ibrahimovic.

A Napoli ora non possono più nascondersi. Il percorso netto in campionato ha fatto salire alle stelle le quotazioni di Insigne e compagni, diventati presto squadra che sa quello che vuole e come ottenerlo. Da applausi il lavoro di Luciano Spalletti che, Anguissa a parte, ha fatto il salto di qualità con la stessa squadra che l'anno scorso ha mancato la qualificazione in Champions League.

Pioli insegue a due punti e si gode il processo di crescita dei suo giovani e la creazione di un gruppo più forte delle avversità. Così con Ibra e Giroud più ai box che in campo, la copertina di questo avvio di campionato se la prendono Tonali e Leao. L'ex Brescia è sempre più il padrone del centrocampo del Milan, tanto da essere diventato uno degli uomini chiave del Milan in questo inizio di stagione; il portoghese può crescere ancora tanto, ma già adesso è finalmente diventato decisivo, anche se deve migliorare nella continuità.

Possono festeggiare un buon inizio, anche se hanno i loro problemini da risolvere, sia Inter che Roma. I campioni in carica sono ancora alla ricerca del giusto equilibrio: se il gol non è un problema, lo sono la fase difensiva e la continuità nel corso della gara. La squadra di Inzaghi va spesso e volentieri sotto nel punteggio e in alcune occasioni (come contro Fiorentina, Atalanta e Sassuolo) subisce troppo iniziativa e pressione degli avversari. La mano di Mourinho sta lentamente plasmando la Roma a sua immagine e somiglianza: la fiducia di cui gode lo Special One è immensa e le sconfitte contro Verona e Lazio sono solo due incidenti nel percorso di crescita. Rispetto a chi sta davanti, al portoghese pare mancare qualcosa a livello di panchina.

E' in risalita la Juve, reduce da tre successi di fila che hanno permesso ad Allegri di raddrizzare una classifica che a un certo punto era obiettivamente imbarazzante. I problemi da risolvere sono tanti, il gioco stenta ma lentamente i bianconeri hanno ritrovato grinta e voglia di soffrire dei vecchi tempi. Il Napoli è lontano 10 punti, ma c'è tempo per recuperare a patto di continuare a crescere e ridurre al minimo sviste ed errori. Con un Dybala in più nel motore, la Juve può tornare a correre. La sfida con la Roma alla ripresa ci dirà se la Vecchia Signora è del tutto guarita, mentre quella seguente a San Siro contro l'Inter farà un po' più chiarezza sugli obiettivi.

Avvio, invece, sotto le attese per Atalanta e Lazio. La squadra di Gasperini non riesce a trovare continuità di rendimento anche all'interno della stessa partita e, strano a dirlo, fa fatica a trovare la via del gol. La sfida con il Milan ha confermato la mancanza di cinismo di Zapata e compagni, vittime di errori e delle parate di Maignan. Al contrario la squadra ha gentilmente regalato i primi due gol, con i rossoneri che hanno ringraziato e sono passati all'incasso. Nella Roma biancoceleste, invece, il Sarrismo si è visto solo a sprazzi e il lavoro è ancora all'inizio. L'unica grande soddisfazione è arrivata dal derby, mentre le brutte sconfitte contro Milan e Bologna hanno messo in evidenza i limiti di una squadra che fatica ancora a soddisfare le richieste del suo allenatore. Alla ripresa c'è subito la possibilità di dare una svolta: all'Olimpico arriva l'Inter del grande ex Simone Inzaghi.

 

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments