BENEVENTO-MILAN 0-2

Serie A, Benevento-Milan 0-2: Kessie e Leao respingono l'assalto dell'Inter

I rossoneri, in dieci dal 33' per l'espulsione di Tonali, soffrono ma tengono l'Inter a -1. Per Pioli adesso c'è l'esame Juventus

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In dieci a lungo per l'espulsione di Tonali (33') e sempre alle prese con le assenze pesanti di Ibrahimovic e Bennacer (oltre a quella di Saelemaekers), il Milan vince 2-0 a Benevento, mantiene il primo posto in classifica a +1 sull'Inter e tiene a distanza tutte le dirette avversarie nella corsa Champions. Ad aprire il match ci pensa Kessie che, al 15', sfrutta al meglio un rigore conquistato da Rebic (fallo maldestro di Tuia). Con il vantaggio di un uomo, il Benevento cresce e impensierisce diverse volte Donnarumma, ma a inizio ripresa (48') una magia di Leao (pallonetto su uscita sbagliata di Montipò) permette ai rossoneri di gestire il risultato fino al termine anche grazie all'errore clamoroso di Caprari, che calcia a lato il rigore del possibile 1-2. Il Milan allunga così la striscia di risultati utili consecutivi (27 in campionato) e di gare con almeno due gol realizzati (17). Mercoledì sfida verità contro la Juventus al Meazza.

LA PARTITA
Non è più la magia di un 2020 che Pioli ha chiesto di dimenticare e che il Milan ha letteralmente dominato. E' l'incastro perfetto di tutti quei segnali che rendono unica una stagione. Contro la Lazio, nell'ultima gara dell'anno, la rete da tre punti di Theo Hernandez nel recupero. Contro il Benevento, in fondo a un match sofferto e giocato per 60' in dieci (rosso a Tonali per fallo su Ionita al 33'), il rigore di Caprari a lato di un niente. Segnali, appunto, che però non rendono giustizia a una squadra che ha saputo trovare equilibrio e forza proprio nell'emergenza continua. Il Covid, gli infortuni, le assenze in serie, tutti ostacoli che la banda di Pioli ha superato con la compattezza del gruppo e l'identità di gioco. Chi entra in campo, sa sempre quello che deve fare e lo fa bene. Non è poco, anzi, è il punto più alto che una squadra possa raggiungere, perché è superando i problemi che si vincono i campionati. La gara di Benevento è stata strana e i campani di Inzaghi avrebbero forse meritato di più per il gioco espresso e la capacità di stringere alle corde i rossoneri. Ma senza i suoi giocatori migliori, con un uomo in meno e con la pressione di un'Inter sempre pronta al sorpasso scudetto, il Milan è riuscito comunque a non perdere mai la testa e a tornare dal Vigorito con tre punti che pesano come macigni in vista della gara verità di mercoledì contro la Juventus.

Non è un Milan fresco, come invece è stato spesso in questi mesi, ma è un Milan cinico, che sfrutta con Rebic il primo errore del Benevento e trova il rigore del vantaggio (gol di Kessie al 15') e chiude i giochi nel momento più delicato con una magia di Leao, uno che prenderesti a calci spesso ma che poi ha quel talento lì che ti fa allargare le braccia e perdonare i peccati. In qualche modo Leao è la faccia del Milan: quando sembra sul punto di cedere, inventa qualcosa. Quando appare in difficoltà, se la cava con il talento. Non è una schiacciasassi, anche se i risultati positivi e la lunga striscia di partite con due gol almeno suggerirebbero il contrario. E' piuttosto un gruppo consapevole ed evidentemente unito, che non si fa domande su come andrà a finire ma che si sta costruendo giorno dopo giorno un cammino vincente. 

Chiariamo, Donnarumma è stato una volta ancora fondamentale e non si può non domandarsi come sarebbe andata a finire se Caprari avesse infilato il rigore del possibile 1-2. Ma non dimentichiamo, analizzando qualunque incontro, che a questa squadra manca Ibra da un mese abbondante (uno da 10 gol in sei partite), manca Bennacer ed è mancato fino all'altro ieri anche Kjaer, la cui presenza a Benevento è coincisa, guarda un po', con la prima gara senza gol al passivo dopo tempo. Fatto sta che alla giornata numero 15 - e non sorprende più - il Milan è ancora davanti a tutti. Anche se l'Inter vince sempre (otto successi consecutivi) e anche quando la pressione appesantisce i palloni e le giocate. E Pioli, costretto ogni volta a fare miracoli (oggi il passaggio dal 4-2-3-1 al 4-2-3 per cercare di non snaturare il suo gioco, ndr), giustamente, se la ride. Perché ci sono segnali, specie nell'emergenza, che rendono unica una stagione. Poi torneranno i giocatori importanti e magari dal mercato arriveranno rinforzi. E allora sì che potrà cominciare la lunga discesa verso il sogno scudetto.

LE PAGELLE
Tonali 4 -
Partita disgraziata dall'inizio alla fine. Sbaglia molti passaggi e si prende un rosso dopo 33' per un intervento scomposto su Ionita dopo un controllo errato al limite dell'area. Salta la Juve e mette in difficoltà Pioli, già alle prese con l'assenza in mezzo di Bennacer
Schiattarella 7 - Regista lucido e sempre preciso, prende per mano il Benevento e detta i tempi del gioco. Sempre al posto giusto, è un giocatore imprescindibile per Inzaghi
Leao 6.5 - Ciondola per il campo come nelle peggiori giornate, senza mai rendersi utile né in fase difensiva, fondamentale con il Milan in dieci, né in quella offensiva. Quando aspetti solo la sua sostituzione, però, si inventa la perla del 2-0. Dovrebbe assecondare maggiormente il suo talento indubbio, quando la testa lo sosterrà diventerà un giocatore di primissima fascia
Rebic 6.5 - Fa il lavoro sporco, soprattutto quando, con la squadra in dieci, si ritrova nel ruolo di centravanti. Alla resa dei conti entra però in entrambe le azioni dei gol del Milan: nel primo si procura il rigore con il pressing su Tuia, nel secondo trova Leao in profondità a tu per tu con Montipò
Caprari 6.5 - Sulla sua prestazione non può non pesare l'errore dal dischetto che avrebbe potuto riaprire la partita, ma prima e dopo è di gran lunga l'uomo più pericoloso del Benevento
Donnarumma 7 - Bravo su Letizia nel primo tempo, gigantesco su Lapadula nella ripresa. Il tutto a impreziosire la solita partita sicura in tutti i fondamentali, dalla gestione del pallone sull'avvio delle azioni alle uscite alte in mischia
 

IL TABELLINO
Benevento (4-3-2-1):
Montipò 5; Letizia 6,5 (39' Improta 6.5), Glik 6, Tuia 5 (17' st Foulon 6), Barba 5.5; Hetemaj 6 (1' st Moncini 6), Schiattarella 7, Ionita 6.5; Caprari 6.5 (36' st Di Serio sv), Insigne 6.5 (36' st Sau sv); Lapadula 6
A disp.: Manfredini, Locatelli, Gori, Pastina, Tello, Del Pinto, Dabo, Improta, Basit, Di Serio, Sau. All.: F. Inzaghi
Milan (4-2-3-1): G. Donnarumma 7; Calabria 6 (36' st Conti 6), Kjaer 7 (36' st Kalulu sv), Romagnoli 6.5, Dalot 5.5; Tonali 4, Kessie 6.5; Diaz 6 (36' Krunic 5), Calhanoglu 6, Rebic 6.5 (25' st Castillejo 6); Leao 6.5.
A disp.:  A. Donnarumma, Tatarusanu, Conti, Duarte, Kalulu, Musacchio, Frigerio, Castillejo, Maldini, Colombo, Hauge. All.: Pioli
Arbitro: Pasqua
Marcatori: 15' rig. Kessie, 3' st Leao
Ammoniti: Schiattarella (B), Calhanoglu, Dalot, Leao (M)
Espulsi: 33' Tonali, per gioco pericoloso
Note: al 16' st Caprari calcia a lato un rigore

LE STATISTICHE
•    Il Milan ha guadagnato 37 punti nelle prime 15 gare stagionali di Serie A per la prima volta nell'era dei tre punti a vittoria.
•    Rafael Leão è il 2° straniero più giovane di sempre a raggiungere quota 10 gol con il Milan in Serie A (a 21 anni, 207 giorni), dopo Alexandre Pato (19 anni, 19 giorni).
•    Milan in gol da 18 trasferte di fila in Serie A, solo una volta ha fatto meglio nel massimo campionato: tra marzo 1992 e aprile 1993 (19 gare esterne).
•    Il Milan ha segnato almeno due gol in tutte le ultime 17 partite di Serie A, l'ultima squadra ad aver fatto meglio nei top-5 campionati europei è stata il Bayern Monaco (20 nel marzo 2014).
•    Dal suo esordio in Serie A il 25 ottobre 2015 ad oggi, Gianluigi Donnarumma ha subito gol nel 58% dei rigori che ha fronteggiato in Serie A (18 su 31): la percentuale più bassa tra i portieri con più di 10 tiri dal dischetto subiti nel periodo.
•    Nessuna squadra dei Top-5 campionati europei conta più giocatori del Milan con almeno 4 reti all'attivo in stagione (4: Ibrahimovic, Theo, Leão e Kessié).
•    Il Milan è rimasto imbattuto nelle ultime tre occasioni in cui ha subito un'espulsione in un primo tempo di Serie A: prima di oggi, pareggio nell'ottobre 2017 v Genoa e vittoria nel febbraio 2017 v Bologna.
•    Il Milan ha segnato in tutte le ultime 35 partite di campionato, solo la Juventus in due occasioni ha registrato una striscia più lunga nella storia della Serie A (44 nel 2017 e 43 nel 2014).
•    10° rigore in questo campionato per Milan, già uno in più dell'intera scorsa stagione in Serie A (nove).
•    Solo il Leicester (otto) ha segnato più reti su rigore del Milan (sette) in questa stagione nei top-5 campionati europei.
•    Franck Kessié ha trasformato in gol 14 dei 16 rigori calciati in Serie A.
•    Kessié ha realizzato cinque gol in questo campionato, solo nel 2018/19 ha fatto meglio con la maglia del Milan in una singola stagione di Serie A (sette reti in quel caso).
•    Prima espulsione in Serie A per Sandro Tonali alla presenza numero 47 nel massimo campionato.
•    In tutto il 2020 solo un giocatore del Milan era stato espulso in Serie A: Alexis Saelemaekers a luglio contro il Napoli.
•    Presenza numero 150 per Hakan Calhanoglu con la maglia del Milan in tutte le competizioni. 
 

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