Maurizio Sarri compie 62 anni. E' stato il protagonista di una favola stupenda che lo ha portato dalla seconda categoria alla Premier League e alla Juventus. E' l'unico allenatore italiano in attività (l'altro è Ancelotti) ad avere in bacheca uno scudetto e una coppa internazionale. Eppure questo compleanno non lo passerà in panchina. Non succedeva dal 2012 quando fu esonerato dal Sorrento nel dicembre precedente.
Odiato o amato, senza vie di mezzo, ha incantato alla guida di Empoli e Napoli e vinto con Chelsea e Juventus. Ma uno scudetto, in bianconero, non basta ad assicurarti il posto. Il divorzio si consuma in agosto ma era nell'aria da mesi. I tifosi non gli perdonano certe frasi dette quando era alla corte di De Laurentiis, la vecchia guardia certi atteggiamenti che ritengono poco rispettosi nei confronti di chi ha vinto tanto. I media, sempre ben disposti nei confronti dei club che contano, iniziano a bersagliarlo e da lì si capisce che è finita. Prima lo accusano di voler a tutti i costi adeguare i giocatori al suo calcio poi di aver abbandonato il suo credo per adeguarsi ai giocatori.
Molto complicato fare più di così. Per un pareggio casalingo con il Sassuolo viene contestato aspramente nonostante sia in testa al campionato e già agli ottavi di Champions. In una situazione di classifica peggiore, al suo successore in bianconero viene dato tutto il tempo necessario per insegnare il suo calcio. D'altra parte ci vuole tempo per comprendere nuovi concetti, no? Qualcuno sostiene che, dopo l'addio, abbia detto che quella bianconera è una squadra non allenabile. Di certo non gli è piaciuto il modo in cui è stato allontanato e le difficoltà nel trovare l'accordo per la rescissione del contratto nascono anche da questo. Si è parlato di Fiorentina, Roma, Lazio, ultimamente anche di un clamoroso ritorno a Napoli o di un approdo a Madrid, sponda Atletico, per il post Simeone. Di sicuro una panchina che lo soddisfi la prossima stagione la troverà senza troppi problemi. Per ora, buon compleanno. E che sia l'ultimo senza una squadra da allenare.
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