L'INTERVISTA ESCLUSIVA

Sampdoria, l'avvocato di Ferrero: "Evidentemente dà fastidio a qualcuno"

L'avvocato Tenga: "Ora attendiamo l'interrogatorio di garanzia e poi il ricorso al Tribunale del Riesame"

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Massimo Ferrero, presidente dimissionario della Sampdoria, resta in carcere a Milano in attesa dell'interrogatorio di garanzia (da effettuarsi entro i prossimi cinque giorni) e del pronunciamento del Tribunale del Riesame di Catanzaro presso cui il suo legale, l'avvocato Giuseppa Tenga, ha presentato ricorso chiedendo che gli vengano concessi i domiciliari. "Dopo la giornata di ieri, con un interrogatorio della Guardia di Finanza durato dalla mattina presto fino ad ora di cena, finalmente oggi sono riuscita a parlargli - ha puntualizzato l'avvocato Tenga parlando a Sportmediaset.it - trovandolo in condizioni migliori, tenendo conto che ha anche qualche problema di salute. Ieri invece ha avuto una crisi dovuta alla pressione alta, anche per la preoccupazione per quanto oltretutto stava succedendo a casa sua a Roma, con una perquisizione durata ore e ore alla quale lui per primo sarebbe dovuto essere presente. E invece lo hanno arrestato e tenuto a Milano. Tenete conto che per tutta la giornata di ieri non ha potuto sentire nessuno e solo oggi ha potuto avere un cambio di vestiti: ma era necessario tutto questo?".

"I fatti  - ha continuato l'avvocato Tenga - riguardano attività private di Ferrero, compreso il cinema e il turismo, risalenti al 2003/2004, con i fallimenti avvenuti nel 2017. Non discuto il provvedimento, ma il modo in cui si è svolta la vicenda. Evidentemente Ferrero dà fastidio a qualcuno, fosse stato un altro non sarebbe successo tutto questo. La Sampdoria non c'entra nulla, formalmente sarà costretto a dimettersi perché dal carcere, ovviamente, non può occuparsi di del club".

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