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Omicidio dell'ultrà Boiocchi, anche presunto killer davanti a pm

28 Mag 2025 - 11:15

Anche Daniel D'Alessandro, detto 'Bellebuono', è pronto a farsi interrogare dal pm della Dda di Milano Paolo Storari sull'omicidio dello storico capo ultrà interista Vittorio Boiocchi, ammazzato a colpi di pistola il 29 ottobre 2022 sotto casa, nel capoluogo lombardo. Per l'accusa, il 29enne, tirato in ballo dai verbali dell'ex capo della Curva Nord Andrea Beretta, che si è anche autoaccusato di essere stato il mandante dell'uccisione, sarebbe stato l'esecutore materiale, ossia colui che ha esploso i cinque colpi, due andati a segno, contro il vecchio leader degli ultrà nerazzurri. Dopo le confessioni di Pietro Andrea Simoncini (col legale Mirko Perlino), l'altro presunto esecutore materiale, ovvero colui che era alla guida dello scooter usato per l'agguato, e di Marco Ferdico (avvocato Jacopo Cappetta), altro capo del direttivo della Nord, anche lui come altri ultras in carcere da settembre nel maxi blitz sulle curve, la strada per gli altri arrestati, tra cui D'Alessandro e Gianfranco Ferdico, padre di Marco, sembra segnata.

D'Alessandro potrebbe parlare davanti agli inquirenti, nelle indagini della Squadra mobile della Polizia. Difeso dal legale Daniele Barelli, sarà interrogato il 9 giugno, dopo che si era avvalso della facoltà di non rispondere davanti alla gip Daniela Cardamone come gli altri arrestati, una volta estradato dalla Bulgaria dove era stato bloccato. L'omicidio, premeditato e con modalità mafiose, secondo l'accusa, si inserì nel contesto di una "guerra" sulla gestione degli affari, tra cui merchandising e altri business. A Beretta, successore di Boiocchi, pesava il ruolo che quest'ultimo voleva mantenere, una volta tornato libero dopo una lunga carcerazione. Beretta ha ricostruito che l'esecuzione "sarebbe stata demandata" da lui per l'organizzazione, al prezzo di 50mila euro, a Marco Ferdico e al padre Gianfranco. Cristian Ferrario, altro ultrà arrestato e factotum di Beretta, nonché presunto custode delle armi della Nord, si sarebbe intestato il motorino che venne usato.

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