IL CASO

Napoli, i sacerdoti dicono no allo Stadio Maradona: "Resti San Paolo"

Il Mattino riporta la lettera inviata al cardinal Sepe. C'è però l'ipotesi della doppia intitolazione

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La strada per intitolare lo stadio di Napoli a Diego Armando Maradona non è priva di ostacoli e difficiltà. O meglio, alla volontà popolare e al desiderio di tutti i tifosi azzurri si contrappone il parere negativo dei sacerdoti napoletani espresso in una lettera scritta da don Salvatore Giuliano, parroco della Basilica di San Giovanni Maggiore, e indirizzata al cardinal Sepe: "Lo stadio San Paolo resti al Santo che ci ha portato Gesù! Sento con umiltà la grande responsabilità di dirvelo". Parole che il prete dei Decumani ha condiviso con molti confratelli, riportate oggi sulle pagine de Il Mattino:. "Eminenza Reverendissima - scrive infatti don Giuliano - trovo veramente triste che mentre i potenti cancellano i nomi e i segni della fede dalle nostre città, noi cristiani restiamo in silenzio o peggio li appoggiamo. Il Consiglio dei decani potrebbe valutare la proposta della doppia titolazione, sicuramente equilibrata, e poi passarla ai presbiteri". 

Insomma, un compromesso che potrebbe salvare "la fede" e nel contempo permettere di onorare la memoria di Maradona. In caso contrario  - continua sempre Il Mattino - i sacerdoni napoletani chiedono l'intervento diretto del cardinal Sepe, benché la competenza specifica non sia la sua, visto che lo stadio di Fuorigrotta non appartiene alla Diocesi di Napoli ma a quella di Pozzuoli, che già negli anni '80 si era opposta al cambio di denominazione.

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