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Mondiale U20 revocato: rabbia e amarezza in Indonesia

Rabbia e amarezza sono i sentimenti dominanti in Indonesia tra giocatori,

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Rabbia e amarezza sono i sentimenti dominanti in Indonesia tra giocatori, tifosi e commentatori dopo l'annuncio della Fifa che ha deciso di revocare al Paese l'organizzazione del Mondiale di calcio Under 20 (20 maggio-11 giugno). La decisione e' arrivata dopo che i governatori di due province dell'arcipelago volevano vietare la partecipazione della squadra israeliana. L'Indonesia e Israele non hanno relazioni diplomatiche e il paese del sud-est asiatico, che ha la piu' grande popolazione musulmana del mondo, e' un forte sostenitore della causa palestinese. Un video diffuso dalla Federcalcio indonesiana mostra i giocatori a capo chino e il loro allenatore in lacrime dopo aver appreso che la Fifa avrebbe scelto un altro paese per ospitare la competizione. L'under 20 indonesiana, automaticamente qualificata come Paese ospitante, rischia ora l'esclusione dalla competizione. "Avevamo dedicato le nostre energie, il nostro tempo, il nostro sudore e persino il nostro sangue (a questa competizione), ma in un attimo e' fallita per motivi politici - ha scritto sui social Rabbani Tasnim, un giocatore di 19 anni - È il nostro grande sogno che e' andato distrutto". Gli utenti di internet hanno inondato l'account Instagram del governatore di Central Java Ganjar Pranowo, che aveva protestato contro la partecipazione di Israele, con messaggi di protesta. Anche il governatore di Bali Wayan Koster ha chiesto il boicottaggio della squadra israeliana. Ma gran parte della popolazione era favorevole al torneo assegnato all'Indonesia nel 2019. 

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