LA TESTIMONIANZA

Mazzoleni: "In Juve-Inter i giocatori erano spaventati, non è calcio senza pubblico"

L'arbitro era addetto al Var nel big match: "Tornare a giocare darebbe speranza e ottimismo"

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Il calcio sta provando a ripartire, ma anche se dalle autorità dovesse arrivare l'ok per portare a termine il campionato, non ci sarebbe spazio per i tifosi. La Serie A si disputerà a porte chiuse in un clima surreale. "Da addetto al Var ho assistito a Juventus-Inter, dello scorso 8 marzo - ha raccontato l'arbitro Mazzoleni -. Match bellissimo sulla carta, ma già si avvertiva una situazione molto anomala, i giocatori sembravano spaventati". Il direttore di gara è ottimista: "Giocare regalerebbe speranza, ma il calcio è fatto per il pubblico".

L'arbitro bergamasco spera nel ritorno del campionato: "Ci spero, ma solo in totale sicurezza. Sarebbe un messaggio di speranza e ottimismo, nell'attesa che torni la normalità". Da addetto al Var ha vissuto il big match Juventus-Inter, giocato a porte chiuse all'Allianz Stadium: "La situazione era irreale. Doveva essere un match bellissimo sulla carta, ma si vedeva che i giocatori erano spaventati. Poi il calcio è fatto per il pubblico".

Mazzoleni ha vissuto in prima persona il dramma della sua città, Bergamo: "Quello che è accaduto è qualcosa di incredibile, la pandemia ha distrutto un’intera generazione - ha raccontato a Radiosei -. Ho capito che la cosa era grave con l’immagine dei carri armati che portavano le bare credo resterà nella mente di tutti, ma io ricordo chiaramente l’arrivo di questi mezzi militari già a inizio marzo, se non a fine febbraio".

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